Bertoldino getta il forziere nella peschiera
Bertoldino getta il forziere nella peschiera
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Tecnica e supporto
Olio su tela
Misure (in cm)
69x94; con cornice: 80x104x3,5
Notizie storico critiche
Forma un dittico con l'inventario n. F32097. I soggetti sono tratti dall’opera del cantimbanco bolognese Giulio Cesare Croce, Le piacevoli, e ridicolose semplicità di Bertoldino, figliuolo del già astuto, e accorto Bertoldo edita a Venezia nel 1610.
Di Bertoldino, figlio sciocco di Bertoldo e della protettiva Marcolfa, il primo episodio illustra la dissipazione del tesoretto donato dal re. Bertoldino fraintende il gracidare delle rane e scaglia contro di loro, per farle tacere, una manciata di cento scudi; in un crescendo di collera lancia altre monete finché, in preda alla furia, getta nella peschiera lo stesso cofanetto, ottenendo solo la disperazione della madre.
L’altro dipinto visualizza un’ulteriore balordaggine. Tornato a casa, lo stolto Bertodino “vede l’oca, che se ne stava in un cesto grande a covar l’ova, la fece levar su, e esso entrato nel detto cesto in atto di covare, e alla prima ruppe tutte l’ova…”.
In entrambi i dipinti la figura di Bertoldino ricalca invenzioni di Giuseppe Maria Crespi (Roma, collezione Doria Pamphilj), divulgate dalle incisioni da questi realizzate in collaborazione con l’allievo Ludovico Mattioli.
Di Bertoldino, figlio sciocco di Bertoldo e della protettiva Marcolfa, il primo episodio illustra la dissipazione del tesoretto donato dal re. Bertoldino fraintende il gracidare delle rane e scaglia contro di loro, per farle tacere, una manciata di cento scudi; in un crescendo di collera lancia altre monete finché, in preda alla furia, getta nella peschiera lo stesso cofanetto, ottenendo solo la disperazione della madre.
L’altro dipinto visualizza un’ulteriore balordaggine. Tornato a casa, lo stolto Bertodino “vede l’oca, che se ne stava in un cesto grande a covar l’ova, la fece levar su, e esso entrato nel detto cesto in atto di covare, e alla prima ruppe tutte l’ova…”.
In entrambi i dipinti la figura di Bertoldino ricalca invenzioni di Giuseppe Maria Crespi (Roma, collezione Doria Pamphilj), divulgate dalle incisioni da questi realizzate in collaborazione con l’allievo Ludovico Mattioli.
Soggetto o iconografia
In primo piano, in piedi, un ragazzino, Bertoldino, con in mano un grande forziere nell'atto di gettarne il contenuto nel pozzo alle sua spalle. Intorno a lui stanno diversi personaggi.
Bibliografia
A. Mazza, Felsina sempre pittrice - Acquisizioni d'arte e donazioni per la storia di Bologna (2014-2016), Bologna 2016, pp. 114-121 (con bibl. prec.);
Mostre
Felsina sempre pittrice (Bologna, 2016);
Note
Esposto in permanenza al Museo della Storia di Bologna a Palazzo Pepoli.