Bertoldino getta il forziere nella peschiera

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Bertoldino getta il forziere nella peschiera

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Inventario
F32096
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Tecnica e supporto
Olio su tela
Misure (in cm)
69x94; con cornice: 80x104x3,5
Notizie storico critiche
Forma un dittico con l'inventario n. F32097. I soggetti sono tratti dall’opera del cantimbanco bolognese Giulio Cesare Croce, Le piacevoli, e ridicolose semplicità di Bertoldino, figliuolo del già astuto, e accorto Bertoldo edita a Venezia nel 1610.
Di Bertoldino, figlio sciocco di Bertoldo e della protettiva Marcolfa, il primo episodio illustra la dissipazione del tesoretto donato dal re. Bertoldino fraintende il gracidare delle rane e scaglia contro di loro, per farle tacere, una manciata di cento scudi; in un crescendo di collera lancia altre monete finché, in preda alla furia, getta nella peschiera lo stesso cofanetto, ottenendo solo la disperazione della madre.
L’altro dipinto visualizza un’ulteriore balordaggine. Tornato a casa, lo stolto Bertodino “vede l’oca, che se ne stava in un cesto grande a covar l’ova, la fece levar su, e esso entrato nel detto cesto in atto di covare, e alla prima ruppe tutte l’ova…”.
In entrambi i dipinti la figura di Bertoldino ricalca invenzioni di Giuseppe Maria Crespi (Roma, collezione Doria Pamphilj), divulgate dalle incisioni da questi realizzate in collaborazione con l’allievo Ludovico Mattioli.
Soggetto o iconografia
In primo piano, in piedi, un ragazzino, Bertoldino, con in mano un grande forziere nell'atto di gettarne il contenuto nel pozzo alle sua spalle. Intorno a lui stanno diversi personaggi.
Bibliografia
A. Mazza, Felsina sempre pittrice - Acquisizioni d'arte e donazioni per la storia di Bologna (2014-2016), Bologna 2016, pp. 114-121 (con bibl. prec.);
Mostre
Felsina sempre pittrice (Bologna, 2016);
Note
Esposto in permanenza al Museo della Storia di Bologna a Palazzo Pepoli.