Disegno rosso
Disegno rosso
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M36806
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Notizie storico artistiche
Datazione
Tecnica e supporto
Collage di acrilico su carta
Misure foglio (in mm)
500x700
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Riccardo Camoni nasce nel 1950 a Buenos Aires (Argentina) da genitori italiani e cresce a Milano. Nel 1968 esordisce sulla scena artistica partecipando alla tre giorni “arte povera+azioni povere”, organizzata ad Amalfi da Germano Celant e M. e L. Rumma. Tra gli anni ’70 e ’80 la sua ricerca si indirizza sulla matericità del colore: stende grandi pennellate sopra supporti da cui è possibile staccarle, creando quasi dei petali, dei brandelli o dei rimasugli di acrilico che vengono poi assemblati secondo un ordine regolare. Anche nei cosiddetti “Disegni rossi”, il linguaggio geometrico, che riporta a un certo minimalismo, si coniuga all’organicismo delle forme e ad accese soluzioni cromatiche. L’ispirazione geometrica viene trasposta in scultura in strutture in poliestere, fibra di vetro o legno in cui il colore diventa forma plastica. Oltre che presente in varie mostre personali e collettive, a Milano il lavoro di Camoni viene esposto a Palazzo Reale, alla Triennale e al Padiglione d’Arte Contemporanea, e viene presentato alla Fiera d’Arte di Basilea, Colonia, Bologna, Stoccolma.
Dal 1986 Camoni comincia a insegnare presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, città che nel 1998 diventa sua sede definitiva. Renato Barilli ne descrive il lavoro come una spinta ossessiva verso un’unitarietà sempre tuttavia pronta a frantumarsi e a vibrare in nuclei sparsi. E’ una poetica che si evidenzia in uno dei cicli pittorici più intensi e raffinati dell’artista, iniziato durante una sua permanenza in Sicilia, in cui predominano il nero e l’oro in un’ispirazione quasi mistica, e nei tanti collage, tecnica a cui l’artista resta affezionato nel tempo per le possibilità ricombinatorie che offre.
Il percorso verso una sempre maggiore libertà di segno lo porta a un sempre più esteso uso dell’acquerello, che permette all’artista di creare sofisticate immagini tra l’astratto e l’onirico figurativo, con effetti sempre di grande cromatismo. Il 3 agosto del 2008 Camoni scompare prematuramente. Negli anni successivi viene reso omaggio al suo lavoro con due grandi mostre al Museo Archeologico di Bologna e ai Magazzini del Sale di Cervia e con la presenza delle opere dell’artista in altre esposizioni tematiche.
Dal 1986 Camoni comincia a insegnare presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, città che nel 1998 diventa sua sede definitiva. Renato Barilli ne descrive il lavoro come una spinta ossessiva verso un’unitarietà sempre tuttavia pronta a frantumarsi e a vibrare in nuclei sparsi. E’ una poetica che si evidenzia in uno dei cicli pittorici più intensi e raffinati dell’artista, iniziato durante una sua permanenza in Sicilia, in cui predominano il nero e l’oro in un’ispirazione quasi mistica, e nei tanti collage, tecnica a cui l’artista resta affezionato nel tempo per le possibilità ricombinatorie che offre.
Il percorso verso una sempre maggiore libertà di segno lo porta a un sempre più esteso uso dell’acquerello, che permette all’artista di creare sofisticate immagini tra l’astratto e l’onirico figurativo, con effetti sempre di grande cromatismo. Il 3 agosto del 2008 Camoni scompare prematuramente. Negli anni successivi viene reso omaggio al suo lavoro con due grandi mostre al Museo Archeologico di Bologna e ai Magazzini del Sale di Cervia e con la presenza delle opere dell’artista in altre esposizioni tematiche.