Paolo Costa

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Paolo Costa

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Inventario
F31209
Autore
Categoria:

Notizie storico artistiche

Inventore
Anonimo
Disegnatore
Anonimo
Tecnica e supporto
Litografia alla matita
Misure foglio (in mm)
333 x 265
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Paolo Costa (Ravenna 1771, )Già influenzato dalla filosofia francese (Condillac) fin da quando frequentava il ginnasio di Ravenna, fu all'università di Padova (1793) che la sua formazione si arricchì delle nuove idee che venivano d'Oltralpe, poté seguire le lezioni dei Cesarotti, le sue teorie di rinnovamento linguistico, ed ebbe come amico U. Foscolo. Aderì subito alle nuove idee, e il suo acceso giacobinismo lo portò a partecipare alle vicende politiche: capeggiato il movimento giacobino a Ravenna, fu ufficiale della guardia nazionale, poi presidente della nuova Municipalità, e "moderatore" del Circolo costituzionale (1797). Quando Bonaparte entrò a Bologna, scrisse L'inno all'imperatore dei francesi e re d'Italia (in Opere, IV, pp. 56 s.). Dal governo napoleonico ebbe la nomina di professore di filosofia al liceo di Bologna. Seguì, forse nel 1808, il Murat a Napoli, per ritornare a Bologna nell'agosto dello stesso anno. Accusato d'ateismo, quando il governo pontificio abolì il liceo di Bologna, rimase senza impiego. Tuttavia non venne perseguitato, e nel 1822 aprì una scuola privata, svolgendo un'azione culturale e politica di primo piano nell'evoluzione dell'intellettualità bolognese. da cui uscirono molti dei protagonisti intellettuali della rivoluzione del '48: C. Mattei, M. Minghetti, C. Montanari, C. F. Ferrucci.