Alberto Abbati - Figura e paesaggio - 1960 ante

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Alberto Abbati - Figura e paesaggio - 1960 ante

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Inventario
FF 1386-009

Notizie storico artistiche

Datazione
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/ vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Arte - Pittura - Artisti - Pittori - Abbati, Alberto
Bibliografia
Alberto Abbati, Livorno, Giraldi,1977; Alberto Abbati: aprile 1994, testo di Giuseppe D'Agata, Bologna, Galleria d'Arte Gnaccarini, 1997; Frisoni Cinzia (a cura di), Bologna s'industria. La rinascita economica dal secondo dopoguerra agli anni '80 nelle immagini dell'archivio Fototecnica, Santarcangelo di Romagna, 2019.
Note
Alberto Abbati (Faenza 1923 - Bologna 2011). Frequenta nella città natale l’Istituto di Ceramica, insieme con l’amico ceramista Carlo Zauli. Nel 1940 si trasferisce a Bologna dove l'anno successivo comincia a frequentare l’Accademia di Belle Arti dove sarà allievo di Giorgio Morandi e Virgilio Guidi; durante gli anni della guerra esegue bozzetti di copertine per case editrici e progressivamente abbandona la ceramica per dedicarsi totalmente alla pittura. La prima personale sarà a Roma nella metà degli anni Cinquanta e da allora si susseguono con frequenza personali e collettive. Dopo una partenza figurativa si dedica all'indagine sul paesaggio marittimo e montano e alla ricerca verso le strutture architettoniche, sulla materia e sui volumi. A partire dal 1960 lascia la pittura figurativa per passare all'arte astratta utilizzando anche materiali poveri (tele, gomme, plastiche) olio e tecniche miste. Dalla metà degli anni Settanta utilizza il collage e crea superfici polimateriche. Questo servizio si riferisce alla produzione più giovanile dell'artista, di ispirazione figurativa, collocata negli anni Cinquanta.