Fondo Fantini

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Luigi Fantini (1895-1978), notissima figura di geologo e speleologo autodidatta, si rivelò anche fotografo assai colto, talvolta vero scopritore di luoghi, soprattutto lungo l'Appennino bolognese. Fantini si può certamente considerare uno dei precursori di quella che oggi usa essere definita archeologia rurale. Come già detto, oggetto delle sue fotografie sono le tipologie abitative della montagna bolognese: case esplorate in tutti i dettagli della costruzione, ma che non precludono lo spazio al contesto paesaggistico. Il momento di esecuzione delle immagini si colloca fra il 1939 e il dopoguerra, quando cioè, dopo le distruzioni del periodo bellico e dopo l'esodo degli abitanti dalle montagne, si giunse al degrado dell'ambiente, all'abbandono e all'incuria. Nel 1971 gran parte della produzione di Luigi Fantini fu acquisita dalla Cassa di Risparmio in Bologna perché le sue preziose fotografie entrassero a far parte delle Collezioni d’Arte e di Storia. Il fondo consiste di 1315 lastre 10x15. Di tutti gli esemplari esiste un negativo in controtipo e un positivo 18x24.