Altare della cappella di Santa Giuliana di scorcio poco prima dell'abbattimento

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Altare della cappella di Santa Giuliana di scorcio poco prima dell'abbattimento

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Inventario
MISC. / Ambr. 014

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
prima del 1876
Serie
"Vecchia Bologna. Figure di cose scomparse o modificate"
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Materia e tecnica
albumina
Misure immagine (in cm; hxb)
35x27
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto della pagina che fa da cartoncino di supporto alla stampa è presente il numero manoscritto "10";
Soggetto o iconografia
Bologna, Complesso di Santo Stefano: Cappella di Santa Giuliana de' Banzi, ora scomparsa
Bibliografia
"Raccolta di opere riguardanti Bologna nella Biblioteca di Raimondo Ambrosini", Bologna, Tip. Garagnani, 1906, p. 203, cat. n. 2997; Luigi Vignali e Santo Stefano "qui dicitur Sancta Hjerusalem", a cura di A. Mazza, Bologna 2021, p. 87;
Mostre
Luigi Vignali e Santo Stefano "qui dicitur Sancta Hjerusalem" (Bologna, 2021);
Note
Entrando nel complesso stefaniano, sul lato sinistro del cosiddetto cortile di Pilato e percorrendo il portico settentrionale, si entra nella cappella gotica intitolata a Santa Giuliana contenente il sarcofago che custodisce l’urna con le sue ossa; lo sormonta l’iscrizione databile ai secoli VI-VIII: “Ecce corpus S. Iuliana Vidue”. L’identificazione di questa santa Giuliana benefattrice di Petronio è controversa, come si legge in uno studio di Beatrice Borghi, che scrive: Riprendendo una tradizione consolidata, il frate agostiniano Cherubino Ghirardacci, insigne storico del XVI secolo, riferì che il vescovo bolognese “appresso la detta Chiesa di S. Stefano costrusse con l’aiuto di Giuliana un Monasterio, dove ella pose poi il figliuolo essortato da lei, à servire Iddio. In questo Monasterio abitò S. Petronio con suoi monaci, ritenendo il costume istituito da S. Eusebio Vescovo di Vercelli, e da S.Martino Turrinense ritenuto”. Evidentemente questo era l'aspetto della cappella (costruita nel XVIII secolo) prima dei restauri che furono compiuti dal 1876 in poi.