Angelo Schiavio
Angelo Schiavio
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo della ripresa
Bologna (?)
Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Data della ripresa
Anni Trenta sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
positivo b/n stampato in formato cartolina postale
Misure immagine (in cm; hxb)
14x9
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto compare l'autografo del calciatore con la data 6/10/1934. Sul verso il prof. Brighetti ha scritto a matita: 1934 anno del Campionato Mondiale".
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Angelo Schiavio
Note
Le fotografie contrassegnate con la serie inventariale BRI / BOLOGNA F.C. fanno parte di una vasta documentazione di immagini relative alla squadra di calcio cittadina. Tale documentazione fu raccolta dal prof. Antonio Brighetti per il suo sterminato archivio sulla storia della città. Le fotografie riguardano i diversi campi sui quali il Bologna Football Club ha giocato, i calciatori e le squadre che si sono succedute dal 1909 fino ad un più recente passato. Molti sono anche i documenti archivistici, che però saranno sottoposti a diversa e successiva catalogazione. Il Bologna Foot Ball Club nacque ufficialmente il 3 ottobre 1909, presso la birreria Ronzani in via Spaderie, come sezione "per le esercitazioni di sport in campo aperto" del Circolo Turistico Bolognese, presieduto dal Cavalier Sandoni. Fu eletto Presidente Louis Rauch, un odontoiatra svizzero. Arrigo Gradi ebbe la nomina a capitano. Fu lui a introdurre la maglia rossa e blu, mutuandola dal collegio svizzero di Schonberg a Rossbach, dove era stato studente. L'iniziativa di fondare una squadra di football inglese era stata di Emilio Arnstein, un giovane di origine boema arrivato a Bologna l'anno prima. Angelo Schiavio (Bologna, 1905 – Bologna, 1990) militò per tutta la sua carriera (ben sedici stagioni) nel Bologna con il ruolo di attaccante. Esordì in maglia rossoblu il 28 gennaio 1923, contro la Juventus. Con il Bologna vinse quattro scudetti. Grazie alle sue doti di attaccante di eccezionale classe e potenza, dotato di dribbling micidiale, nel novembre 1925 fu convocato in Nazionale. Nel 1932 e 1934, con i suoi gol, il Bologna riuscì a vincere -prima e unica squadra italiana dell'epoca- la Coppa Mitropa, allora il massimo trofeo continentale per club. Nel 1934, in occasione della Coppa del Mondo, Schiavio fu chiamato dal commissario unico della Nazionale Vittorio Pozzo a ricoprire il ruolo di centravanti. In quell'edizione divenne anche vicecapocannoniere con quattro reti, tra cui quella decisiva realizzata nei tempi supplementari della finale contro la Cecoslovacchia. Nel 1933 abbandonò il calcio giocato, ma non si allontanò del tutto dalla sua vecchia squadra, al punto che nel campionato della ripresa postbellica 1945-46 il presidente Renato Dall'Ara gli affidò, in coppia con Pietro Genovesi, la guida tecnica del Bologna, in forte crisi. I modesti risultati ottenuti dalla formazione indussero però il presidente a revocare l'incarico ai due ex-campioni prima della fine del campionato. Negli anni cinquanta la FIGC decise di avvalersi dell'esperienza di Schiavio per la guida della Nazionale e tra il 1953 e il 1958 l'ex calciatore fu chiamato a far parte delle commissioni tecniche che guidarono la rappresentativa italiana in quegli anni. Dedicatosi successivamente a tempo pieno alla sua avviata azienda di abbigliamento situata in pieno centro storico a Bologna, scomparve all'età di ottantacinque anni.