Anzola dell'Emilia (BO), chiesa dei Santi Pietro e Paolo: interno, dipinto di Antonio Rossi

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Anzola dell'Emilia (BO), chiesa dei Santi Pietro e Paolo: interno, dipinto di Antonio Rossi

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Inventario
BRI / BO PROVINCIA 15
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Anzola dell'Emilia (BO)
Luogo e anno di edizione
Anzola dell'Emilia, s.d.
Data della ripresa
Anni Settanta sec. XX° (?)
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
15x10,5
Indicazione di colore
colore
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Anzola dell'Emilia (BO), chiesa dei Santi Pietro e Paolo: interno, dipinto di Antonio Rossi
Note
Il territorio di Anzola dell'Emilia è situato fra il torrente Lavino (a levante) e il torrente Samoggia (a ponente), tra le città di Bologna a est e di Modena a ovest. Insediamento di origine antichissima, è nota soprattutto perché insieme a Bologna partecipò alla vittoria della Lega Lombarda nella battaglia di Fossalta (1249). Durante tale battaglia fu fatto prigioniero Enzo, re di Sardegna e figlio di Federico II, che trascorse diversi giorni nel castello di Anzola prima di essere trasferito a Bologna. Oggi è un importante centro agricolo e industriale della via Emilia, in cui sono presenti numerose industrie meccaniche. La chiesa dei Santi Pietro e Paolo ha origini lontane: alcuni documenti ne attestano l'esistenza già a partire dal IX secolo. Il suo destino è sempre stato strettamente legato alle vicende del vicino castello medievale. L’originario edificio sacro aveva l’abside rivolta ad oriente, secondo l’antica tradizione cristiana; in occasione di alcuni lavori di consolidamento effettuati sulla struttura, l'ingresso e la posizione dell'abside furono modificati. Purtroppo, di quell’antica costruzione a noi è pervenuto soltanto il fonte medievale; tutto il resto è stato completamente riedificato. All'interno sono conservate opere di Vincenzo Spisanelli e di Alessandro Guardassoni. Il dipinto qui riprodotto è di Antonio Rossi (1700-1753) e raffigura proprio i due santi a cui è intitolata la chiesa.