Anzola dell'Emilia (BO), la chiesa dei Santi Pietro e Paolo e la torre di Re Enzo

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Anzola dell'Emilia (BO), la chiesa dei Santi Pietro e Paolo e la torre di Re Enzo

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Inventario
BRI / BO PROVINCIA 11, 12
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Anzola dell'Emilia (BO)
Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Data della ripresa
Anni Quaranta sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10x14,5
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Anzola dell'Emilia (BO), la chiesa dei Santi Pietro e Paolo e la torre di Re Enzo
Note
Il territorio di Anzola dell'Emilia è situato fra il torrente Lavino (a levante) e il torrente Samoggia (a ponente), tra le città di Bologna a est e di Modena a ovest. Insediamento di origine antichissima, è nota soprattutto perché insieme a Bologna partecipò alla vittoria della Lega Lombarda nella battaglia di Fossalta (1249). Durante tale battaglia fu fatto prigioniero Enzo, re di Sardegna e figlio di Federico II, che trascorse diversi giorni nel castello di Anzola prima di essere trasferito a Bologna. Oggi è un importante centro agricolo e industriale della via Emilia, in cui sono presenti numerose industrie meccaniche. La chiesa dei Santi Pietro e Paolo ha origini lontane: alcuni documenti ne attestano l'esistenza già a partire dal IX secolo. Il suo destino è sempre stato strettamente legato alle vicende del vicino castello medievale. L’originario edificio sacro aveva l’abside rivolta ad oriente, secondo l’antica tradizione cristiana; in occasione di alcuni lavori di consolidamento effettuati sulla struttura, l'ingresso e la posizione dell'abside furono modificati. Purtroppo, di quell’antica costruzione a noi è pervenuto soltanto il fonte medievale; tutto il resto è stato completamente riedificato. All'interno sono conservate opere di Vincenzo Spisanelli e di Alessandro Guardassoni. La torre sul lato sinistro è detta di Re Enzo proprio perché fu lì che il sovrano fu tenuto prigioniero prima di essere trasferito a Bologna. La torre è l'ultima porzione esistente del castello di Zola (distrutto nel 1630), che era munito di quattro torri. Alla base della torre è possibile ammirare proprio la porta che conduceva al castello.