Bagni di Lucca (LU): il Ponte delle Catene a Fornoli

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Bagni di Lucca (LU): il Ponte delle Catene a Fornoli

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Inventario
MICH. 2208
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Bagni di Lucca (LU)
Data della ripresa
1908
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Misure negativo (in cm; hxb)
6x7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bagni di Lucca (LU): il Ponte delle Catene a Fornoli
Bibliografia
1) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 2) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 3) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 4) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Note
Socio del Club Alpino Italiano, del Circolo Fotografico Bolognese e del Touring Club Italiano, Giuseppe Michelini compì diversi viaggi fuori Bologna. In tali occasioni raccolse vere e proprie serie fotografiche, come altrettante e puntuali documentazioni di cose viste. Questa ripresa, come ci informa una scritta sulla busta delle pellicole originali, fu scattata durante un "giro" lungo l'Appennino Pistoiese con l'auto di Giacomo Bersani. Evidentemente, il fraterno amico voleva testare la resistenza e le capacità della sua nuovissima Lancia. Il Ponte delle Catene si trova a Fornoli, frazione del Comune di Bagni di Lucca. Venne edificato dal 1844 al 1860 su commissione del duca di Lucca Carlo Ludovico di Borbone e progetto di Lorenzo Nottolini. Opera -per quell'epoca- avveniristica, si basa sull'innovativo uso delle tecniche industriali del ferro, tramite la sospensione con le catene, e su un complesso meccanismo sotterraneo che tiene in tensione le catene stesse. Alle due estremità del ponte si trovano degli archi di trionfo. E' uno dei più antichi ponti in ferro dell'Europa continentale ancora esistenti insieme a quello di Budapest. Nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, la struttura fu minata dalla Wehrmacht. Fortunatamente, l'esplosione provocò un danno al piano di calpestio ma non la distruzione. Dopo il termine del conflitto il tutto fu ripristinato.
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