Baragazza (BO), Santuario della Beata Vergine di Bocca di Rio: iconografia dell'apparizione

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Baragazza (BO), Santuario della Beata Vergine di Bocca di Rio: iconografia dell'apparizione

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Inventario
BRI / BO PROVINCIA 725
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Baragazza (BO)
Luogo e anno di edizione
Baragazza (BO), Milano, s.d.
Data della ripresa
Anni Cinquanta sec. XX°
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Baragazza (BO), 1952
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
colore
Iscrizioni
La cartolina è viaggiata da Baragazza verso Bologna. Il timbro di spedizione risulta parzialmente illeggibile, ma la data di compilazione risale al 27.7.1952
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Baragazza (BO), Santuario della Beata Vergine di Bocca di Rio: iconografia dell'apparizione
Bibliografia
http://www.donbosco-torino.it/ita/Maria/calendario/06-07/007-BV_delle_Grazie.html
Note
A pochi chilometri dal paese di Baragazza (frazione del comune di Castiglione dei Pepoli) sorge il Santuario della Madonna delle Grazie di Bocca di Rio, sicuramente uno dei luoghi di culto più amati, suggestivi e frequentati dell'Appennino bolognese. Il 16 luglio 1480 (giorno della festa del Carmine), la Madonna apparve a due pastorelli del paese, Donato Nutini e Cornelia Vangelisti, chiedendo loro di prendere i voti e di costruire un tempio in suo onore, cosa che il "popolo di Baragazza" fece prontamente. La chiesa, che ha un impianto a tre navate, fu costruita verso la fine del Cinquecento; l'aspetto esterno attuale (archi e facciata) è il risultato di alcuni interventi successivi (1770 e fine Ottocento). Al suo interno si trovano: una ceramica raffigurante la Madonna delle Grazie, un paio di tele settecentesche, alcuni pannelli di terracotta ed un corredo di ex voto di origine popolare. Questa cartolina riproduce l'iconografia dell'apparizione di cui sopra. Donato Nutini, ordinato sacerdote, fu per diverso tempo cappellano a Castiglione dei Pepoli e in seguito, dal 1531 al 1548, anno della sua morte, parroco a San Pietro di Cirignano presso Barberino, come risulta dagli archivi della curia vescovile di Firenze.
Di Cornelia, la “lettera” di una sua consorella anonima, racconta che fu condotta dai suoi parenti in vari luoghi della Toscana, alla ricerca del convento indicatole dalla Madonna nell’apparizione, e che giunse infine «al monastero di monache di Santa Caterina in Porta Leone» a Prato, dove vestì l’abito religioso con il nome di suor Brigida, e fu esempio di ogni perfezione.
Il monastero di Santa Caterina in Porta Leone è stato ampliato e completato qualche anno più tardi, e proprio suor Brigida, diventata superiora della sua comunità, lo ha diretto con rara sapienza «per lo di anni quaranta, morendo di anni circa 74», precisamente nel 1543.
Per questo nel Santuario di Boccadirio la Madonna è invocata anche con il titolo «Madonna delle vocazioni».