Bargi (BO), La Piana
Bargi (BO), La Piana
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Luogo della ripresa
Bargi (BO)
Luogo e anno di edizione
Bologna, Camugnano, s.d.
Data della ripresa
Anni Sessanta sec. XX°
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Bargi (Bo), 21.8.1963
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,5
Indicazione di colore
colore
Iscrizioni
Viaggiata da Bargi a Bologna. Datata 22.8.1963; il timbro di spedizione è 21.8.1963. Evidentemente il mittente ha compiuto un errore di datazione. Nel verso è stata apposta la scritta a matita: "Camugnano".
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bargi (BO), La Piana
Note
La deliziosa borgata di Bargi (comune di Camugnano, provincia di Bologna) è famosa per la ricca storia medievale: il suo potente castello fu a lungo conteso fra Bologna e Pistoia mentre, agli inizi del XIV sec., cadde nelle mani dei conti Panico che ne fecero un luogo sicuro dove rifugiarsi dopo le tante scorrerie e saccheggi compiuti sull'Appennino. Proprio per questo il castello di Bargi venne completamente distrutto nel 1451 dai bolognesi. Qui è antica la tradizione della lavorazione del ferro e del bronzo e la fabbricazione delle armi, tanto è vero che nella località "Pianacci" ha avuto i natali la famiglia degli Acquafresca, nota stirpe di armaioli e cesellatori. Il lago di Suviana è un lago artificiale situato nell'Appennino bolognese, formatosi a seguito della costruzione di una diga iniziata nel 1928 ed ultimata nel 1932. Il bacino è alimentato principalmente dal torrente Limentra. Le due sponde bagnano il comune di Camugnano ad est ed il comune di Castel di Casio ad ovest. Sul lago si affacciano i paesi di Suviana, Badi, Bargi e Stagno. È il più grande lago della provincia e uno dei maggiori della regione Emilia-Romagna. La diga di Suviana venne costruita dalle Ferrovie dello Stato allo scopo di alimentare con le acque del lago una centrale idroelettrica, che esiste tuttora a valle della diga, affinché fornisse energia alla nuova linea ferroviaria Bologna-Firenze, detta la Direttissima. Questa centrale, sfrutta, oltre alle acque del bacino di Suviana, anche quelle del bacino di Pavana, cui il lago è collegato attraverso dei grossi tubi. Negli anni Settanta poi, Enel costruì una nuova centrale a monte, che viene alimentata anche dalle acque del vicino e sovrastante bacino del Brasimone, il quale è collegato al lago di Suviana da una conduttura che sfrutta il dislivello tra i due invasi (circa 380 m). Il lago viene utilizzato non soltanto per la produzione di energia idroelettrica ma anche per attività balneari e per sport acquatici; è infatti attrezzato con vari punti di ristoro e con strutture balneari che lo rendono un luogo di villeggiatura nella stagione estiva.