Bazzano (BO), chiesa di Santo Stefano: interno

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Bazzano (BO), chiesa di Santo Stefano: interno

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Inventario
BRI / BO PROVINCIA 73
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bazzano (BO)
Luogo e anno di edizione
Milano, Bazzano, s.d.
Data della ripresa
Anni Cinquanta sec. XX° (?)
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
14,5x10
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bazzano (BO), chiesa di Santo Stefano: interno
Note
Bazzano, attraversato dal torrente Samoggia, è situato nell'entroterra bolognese al confine con la provincia di Modena ed è luogo privilegiato per raggiungere la stazione dell'autostrada A1 Bologna-Casalecchio e l’aeroporto "Marconi" di Bologna. Di origini assai antiche, il paese è caratterizzato dalla Rocca dei Bentivoglio, di origini medievali. L'edificio, costruito per volere di Matilde di Canossa, appartenne alla famiglia Bentivoglio e deve la sua forma attuale alla sua trasformazione in "delizia" per i Signori di Bologna (1473). Le vicende storiche di Bazzano hanno sempre seguito quelle della vicina città. Recentemente ha ricevuto la qualifica di “Città Slow” ed è ora contraddistinta da cultura, benessere e soprattutto buona tavola. La cartolina mostra l'interno della chiesa di Santo Stefano, sede parrocchiale, che custodisce importanti opere pittoriche. Viene menzionata per la prima volta nel 1019. Nel 1397 la chiesa fu staccata da Bonifacio IX dalla diocesi modenese, per essere unita a quella bolognese. La disposizione dell'edificio cambiò tra il XVI e il XVII secolo, durante la ristrutturazione generale che riguardò l'intero nucleo. Nel 1770 si avviò una ulteriore opera di rinnovamento e abbellimento della chiesa, che fu nei secoli depauperata e danneggiata. Nel 1894 fu aggiunta la navata di ponente; mentre la terza navata fu costruita nel 1925. La facciata di stile neoromanico è di A. Pastile. Tali trasformazioni furono ancora una volta modificate dopo il bombardamento aereo del 1945, che distrusse gran parte della chiesa e della canonica. Il campanile fu costruito tra il 1721 e il 1728. Sull’altare maggiore è posto il dipinto raffigurante "Il martirio di Santo Stefano" di Simone Cantarini, detto “il Pesarese” (1612-1648).