Bazzano (BO), via G. Matteotti e Albergo della Rocca
Bazzano (BO), via G. Matteotti e Albergo della Rocca
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Luogo della ripresa
Bazzano (BO)
Luogo e anno di edizione
Bologna, Bazzano, s.d.
Data della ripresa
Anni Cinquanta sec. XX°(?)
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,5x14,7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bazzano (BO), via G. Matteotti e Albergo della Rocca
Note
Bazzano, attraversato dal torrente Samoggia, è situato nell'entroterra bolognese al confine con la provincia di Modena ed è luogo privilegiato per raggiungere la stazione dell'autostrada A1 Bologna-Casalecchio e l’aeroporto "Marconi" di Bologna. Di origini assai antiche, il paese è caratterizzato dalla Rocca dei Bentivoglio, di origini medievali. L'edificio, costruito per volere di Matilde di Canossa, appartenne alla famiglia Bentivoglio e deve la sua forma attuale alla sua trasformazione in "delizia" per i Signori di Bologna (1473). Le vicende storiche di Bazzano hanno sempre seguito quelle della vicina città. Recentemente ha ricevuto la qualifica di “Città Slow” ed è ora contraddistinta da cultura, benessere e soprattutto buona tavola. Via Matteotti fu così intitolata dopo la seconda guerra mondiale. In origine costituiva un tratto dell'antica via Traversa Provinciale ed era la principale strada di accesso al paese per chi proveniva dalla zona modenese. Collegava l'attuale piazza Garibaldi alla locanda Rocchi e al Foro Boario. Poi, con il mutare dei tempi, ebbe vari trascorsi: tra il 1906 e il 1922, l'amministrazione di sinistra la intitolò al volontario garibaldino Felice Cavallotti ma, immediatamente dopo, quella fascista ne mutò il nome in via Roma. L’Albergo "Alla Rocca" nacque nel lontano 1796, e allora come oggi propone un’ospitalità rinomata. La gestione della famiglia Rocchi -protrattasi per generazioni- è documentata dal 1804. L'originario edificio fu prima l'Osteria della Traversa e successivamente l'Osteria della Posta: qui infatti avveniva la sosta per il cambio dei cavalli delle diligenze e delle carrozze che viaggiavano tra le provincie di Bologna e Modena. Alla fine del secolo XIX la costruzione fu ristrutturata e assunse il nome attuale.