Bentivoglio (BO), vedute
Bentivoglio (BO), vedute
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Luogo della ripresa
Bentivoglio (BO)
Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Data della ripresa
Anni Cinquanta sec. XX° (?)
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Bentivoglio, 14.11.1963
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Viaggiata da Bentivoglio a Bologna. Scritta il 14.11.1963; spedita il giorno stesso.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bentivoglio (BO), vedute
Note
La presenza umana nel territorio del comune di Bentivoglio risale all'epoca villanoviana. I Romani furono i primi a bonificare i terreni paludosi e a moltiplicare gli insediamenti rurali, ma l'origine del nome Bentivoglio è da far risalire alla omonima nobile famiglia bolognese, che qui fece costruire, proprio di fianco alla rocca, il castello denominato "Domus Jocunditatis" destinato a divenire luogo di divertimento e residenza per la caccia e per la pesca. La prima testimonianza risale infatti al 1501, quando Giovanni II Bentivoglio (1443-1508) citò nel proprio testamento un certo Giacomo Balduini da Bentivoglio. La storia e lo sviluppo della località sono tuttavia sempre state strettamente legate al canale Navile: lungo il suo percorso sorsero numerosi edifici fortificati a difesa del confine verso i territori del ducato di Ferrara. Nel 1817 la famiglia Pizzardi acquistò dal marchese Carlo Bentivoglio d'Aragona il castello di Ponte Poledrano con il mulino, la pila da riso, le terre e le valli limitrofe. Carlo Alberto Pizzardi (1850-1922) intraprese opere di bonifica che portarono al prosciugamento della palude e alla creazione di un ambiente più igienico, oltre che all'avviamento di un importante centro di produzione risicola. Con regio decreto del 1 gennaio 1886, Bentivoglio fu designato capoluogo: nacque così il comune, il cui territorio era stato chiamato fino ad allora Santa Maria in Duno.