Bergamo, la Cappella Colleoni: facciata, dettaglio

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Bergamo, la Cappella Colleoni: facciata, dettaglio

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Inventario
MICH. 0084
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Bergamo
Data della ripresa
1924 c.
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Misure negativo (in cm; hxb)
6x7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bergamo, la Cappella Colleoni: facciata, dettaglio
Bibliografia
1) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 2) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 3) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 4) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Note
Socio del Club Alpino Italiano, del Circolo Fotografico Bolognese e del Touring Club Italiano, Giuseppe Michelini compì diversi viaggi fuori Bologna. In tali occasioni raccolse vere e proprie serie fotografiche, come altrettante e puntuali documentazioni di cose viste. Recatosi a Bergamo, riprese la splendida Cappella Colleoni. L'edificio funerario eretto, tra il 1472 e il '77, accanto alla chiesa di S. Maria Maggiore su progetto di Giovanni Antonio Amadeo è la più concreta testimonianza delle ambizioni politiche e 'cortesi' di Bartolomeo Colleoni, piccolo nobile del contado bergamasco divenuto vent'anni prima, dopo una lunga carriera militare, capitano generale delle milizie veneziane di terraferma. Negli anni della vecchiaia, il Colleoni inseguì il sogno 'imperiale' di farsi edificare un mausoleo, quasi una ossessione che nel Rinascimento accomunava principi e condottieri. La cappella prospetta sull'antica piazza del Duomo che proprio in quegli anni andava configurandosi come cuore simbolico della città, saldandone le istanze religiose e i valori civili.
Il mausoleo si articola a pianta centrale; i due invasi spaziali sono coperti con cupole impostate su alto tamburo ottagonale.