Bologna 1931, al Velodromo: gruppo Fortitudo

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Bologna 1931, al Velodromo: gruppo Fortitudo

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Inventario
BRI / FORTITUDO 106
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1931
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
5,7x8,5
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul verso si legge: "al Velodromo / 1931"
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna 1931, al Velodromo: gruppo Fortitudo
Bibliografia
"Cento anni di Fortitudo 1901-2001", Bologna, Fortitudo, 2001
Note
Le fotografie contrassegnate con la serie inventariale BRI / FORTITUDO sono tratte da un album contenente immagini di vario formato relative ad atleti e gare della gloriosa società sportiva bolognese fin dai suoi albori. Tale raccolta fu acquistata dal prof. Antonio Brighetti per il suo sterminato archivio sulla storia della città. Purtroppo, non è nota la provenienza, anche se alcune annotazioni presenti lungo le pagine dell'album lasciano pensare che appartenesse al figlio di uno degli atleti ritratti. La Società sportiva fu fondata nell'ottobre 1901 da don Raffaele Mariotti (cfr. scheda a lui dedicata). La Ginnastica fu la prima Sezione sportiva che esordì ufficialmente in campo agonistico nel 1904, a Firenze, partecipando al concorso federale con sessanta ginnasti. In quell'occasione, i bolognesi riuscirono ad aggiudicarsi molte medaglie e riconoscimenti che furono confermati successivamente dando tanto lustro allo sport cittadino. I più grandi tra suoi ginnasti furono Domenichelli e Savorini, oro alle Olimpiadi di Stoccolma del 1912 nel concorso a squadre e Monetti campione italiano al corpo libero e preolimpionico per le Olimpiadi di Berlino del 1936. La storia sportiva della Società continuò sino a metà degli anni Cinquanta e poi cessò. Nel 1994, dopo quasi mezzo secolo, la S.G. Fortitudo, per rinverdire il suo illustre passato, deliberò la riapertura della Sezione Ginnastica. La fotografia ritrae Giuseppe Berti (secondo da destra, consigliere, nonché ex atleta e istruttore della Società) insieme ad alcuni atleti armati di tamburello. Il luogo è il nuovo Velodromo, inaugurato nel 1920 fuori porta San Felice. La costruzione dell'impianto era stata finanziata da Augusto Pasquali, pioniere del volo aereo e mecenate dello sport. La struttura, architettata da Giuseppe Lambertini, ospitò importanti riunioni ciclistiche e motoristiche e anche rappresentazioni liriche per il popolo. Fu demolito alla fine del Novecento e ora l'area è in parte adibita a parco pubblico.