Bologna, Arco Guidi

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Bologna, Arco Guidi

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Inventario
BRI / FOT. 419
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
inizio sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
riproduzione da positivo antico
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento
Misure immagine (in cm; hxb)
18x23,8
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto del positivo, in alto, si legge: "Arco Guidi"; nell'angolo inferiore sinistro compare una sigla.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Arco Guidi
Bibliografia
1) Franco Cristofori, "Bologna. Immagini e vita tra Ottocento e Novecento", Bologna, Alfa, 1978, pag. 466; 2) Antonio Brighetti, "Località Arco Guidi. Storia e iconografia", Bologna, Aulo Gaggi editore, 1981, pag. 22
Note
Il 16 settembre 1811 venne posta la prima pietra del portico che unisce il Meloncello al cimitero della Certosa, nell'ambito di un ambizioso progetto di ampliamento di quest'ultimo. Dopo vent'anni gli archi edificati su progetto di Ercole Gasperini (1771-1829) erano 131. L'odierno tratto di via Andrea Costa (allora Strada Sant'Isaia) che divide lo stadio dalla Certosa fu scavalcato con il grande Arco Guidi, poi demolito nel 1934 per ragioni di viabilità: si doveva infatti agevolare il prolungamento della linea tramviaria verso il nuovo stadio del Littoriale inaugurato nell'ottobre 1926. In questa fotografia l'Arco è ripreso dal lato sud. La casa in angolo non era ancora stata sopraelevata. A sinistra è ben visibile il rio del Meloncello attraversato da un piccolo ponte. A destra, in primo piano, vi è il cancello d'ingresso di quello che era il podere Serrazanetti.