Bologna. Camposanto Monu. Magenta
Bologna. Camposanto Monu. Magenta
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323
Categoria:
Notizie storico artistiche
Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1879 ante
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
27,1x21
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna - Cimitero della Certosa - Scultura - Monumenti sepolcrali - Cipolla, Antonio - Monumento di Pietro Magenta
Bibliografia
Catalogue de la Photographie de l’Emilia de Pietro Poppi peintre-photographe, Bologna, Tipografia Fava e Garagnani, 1879; Franco Cristofori, Giancarlo Roversi, a cura di, Pietro Poppi e la Fotografia dell’Emilia, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1980; Giuseppina Benessati, Angela Tromellini, Fotografia & Fotografi a Bologna, 1839-1900, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992; Franca Varignana, Pietro Poppi “Peintre-Photographe” in Andrea Emiliani, Italo Zannier, a cura di, Il tempo dell'immagine: fotografi e società a Bologna 1880-1980, Torino, SEAT, 1993, pp. 55-70; Fabio Marangoni, Pietro Poppi (1833-1914) fotografo bolognese dell’Ottocento, tesi di laurea in Storia dell’Arte Contemporanea, Università degli studi di Bologna, relatore Stefano Susinno, a.a. 1998/1999; "Museo Virtuale della Certosa" in http://certosa.cineca.it/chiostro/eventi.php?ID=487
Note
Il Cimitero della Certosa è uno dei primi soggetti trattati da Pietro Poppi, presente già nel primo catalogo a stampa del 1871 con 33 riprese tra vedute e monumenti. La numerazione delle lastre è però differente: il soggetto della lastra in esame al 1871 riporta il numero 227, e solo a partire dal catalogo 1879 diventa definitivamente 323.
La datazione generica ante 1879 deriva proprio dall'incertezza che si tratti della stessa lastra rinumerata o di una ripresa successiva.
Monumento funerario di Pietro Magenta, già prefetto di Bologna, realizzato dall'architetto Antonio Cipolla e inaugurato il 15 Agosto 1863. La statua di Felsina desolata che intreccia una ghirlanda di fiori, posta sulla tomba, è invece opera di Giovan Battista Lombardi.
La datazione generica ante 1879 deriva proprio dall'incertezza che si tratti della stessa lastra rinumerata o di una ripresa successiva.
Monumento funerario di Pietro Magenta, già prefetto di Bologna, realizzato dall'architetto Antonio Cipolla e inaugurato il 15 Agosto 1863. La statua di Felsina desolata che intreccia una ghirlanda di fiori, posta sulla tomba, è invece opera di Giovan Battista Lombardi.