Bologna - Chiesa di S. Stefano - Interno dell'antico Battistero con pitture Romaniche

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Bologna - Chiesa di S. Stefano - Interno dell'antico Battistero con pitture Romaniche

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Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1880 ca.
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
collodio/vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
26,8x20,6
Indicazione di colore
B/N
Soggetto o iconografia
Bologna - Chiese - Complesso monumentale di Santo Stefano - Chiesa del Santo Sepolcro o Calvario - Pittura murale - Terzi, Giuseppe - Pedrini, Filippo - Affreschi della cupola
Bibliografia
Catalogo della Fotografia dell’Emilia, Bologna, Tipografia Fava e Garagnani, s.d. [1871]; Franco Cristofori, Giancarlo Roversi, a cura di, Pietro Poppi e la Fotografia dell’Emilia, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1980; Giuseppina Benessati, Angela Tromellini, Fotografia & Fotografi a Bologna, 1839-1900, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992; Franca Varignana, Pietro Poppi “Peintre-Photographe” in Andrea Emiliani, Italo Zannier, a cura di, Il tempo dell'immagine: fotografi e società a Bologna 1880-1980, Torino, SEAT, 1993, pp. 55-70; Fabio Marangoni, Pietro Poppi (1833-1914) fotografo bolognese dell’Ottocento, tesi di laurea in Storia dell’Arte Contemporanea, Università degli studi di Bologna, relatore Stefano Susinno, a.a. 1998/1999; Renzo Grandi, Cantieri e maestranze agli inizi della scultura petroniana, in AA.VV., La Basilica di San Petronio, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 2003, Vol.I, pp.125-162; Corrado Ricci, Guido Zucchini, Guida di Bologna, Bologna, Edizioni Alfa, 1976, pp. 70-73; Luigi Vignali e Santo Stefano "qui dicitur Sancta Hjerusalem", a cura di A. Mazza, Bologna 2021, p. 74;
Mostre
Luigi Vignali e Santo Stefano "qui dicitur Sancta Hjerusalem" (Bologna, 2021);
Note
La datazione della lastra deriva da una notazione storica: nella lastra in esame sono ancora presenti le pitture murali sulla cupola e sul tamburo realizzate da Giuseppe Terzi e Filippo Pedrini nel 1803, che vennero raschiate durante i restauri ad opera di Giovanni Gozzadini e Raffaele Faccioli del 1880. E' possibile però già constatare l'apertura delle bifore del piano superiore del matroneo, avvenute durante gli stessi restauri. E' ipotizzabile quindi che la lastra in esame sia stata realizzata proprio in quell'anno e che sia andata a sostituire quella presente nel catalogo del 1871 per documentare gli avvenuti cambiamenti dovuti al restauro.