Bologna, Chiesa di San Salvatore: esterno

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Bologna, Chiesa di San Salvatore: esterno

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Inventario
BRI 02340
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo e anno di edizione
Bologna, secondo decennio sec. XX°
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Bologna, 1917
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
verticale
Misure immagine (in cm; hxb)
14x9
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto, in basso al centro, è scritto: "BOLOGNA - Esterno della Chiesa del SS.mo Salvatore". Il nome dell'editore è leggibile sul verso, nel bordo di sinistra in verticale. La cartolina è viaggiata da Bologna a Ravenna. Il timbro di spedizione risale al 1917.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Chiesa di San Salvatore: esterno
Note
La presenza d un edificio ad uso religioso nei pressi di Porta Nova è testimoniata fin dall'VIII° secolo, quando un gruppo di monaci greci fuggiti dall'oriente a causa delle persecuzioni iconoclaste, si stabilì a Bologna e fondò una chiesa dedicata al Salvatore. Nei secoli successivi, qui si insediarono poi i Canonici Regolari di Santa Maria di Reno di Casalecchio. La chiesa fu rifondata e, poiché era molto frequentata da studenti universitari inglesi, vi fu aggiunta una cappella dedicata al santo vescovo martire di Canterbury, Thomas Becket, che parimenti aveva frequentato lo Studio bolognese. Nel 1474 la struttura venne di nuovo modificata su progetto di Gaspare Nadi. Contemporaneamente, attiguo alla chiesa, sorgeva un grande complesso monastico che arrivò a comprendere tre chiostri, un teatro e una splendida biblioteca. L'aspetto attuale si deve a Giovanni Antonio Magenta che, con l'aiuto di Tommaso Martelli, portò avanti i lavori dal 1605 al 1623. La chiesa, con la sua navata centrale corredata da otto cappelle laterali, conserva notevolissime opere d'arte, tra cui la "Madonna della Vittoria" di Simone de' Crocefissi, che fino alla metà del sec. XVIII si trovava nella chiesa della Madonna del Monte. All'interno è sepolto il celebre pittore Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino. Dopo alterne vicende storiche i rettori della chiesa sono di nuovo i Canonici Regolari Lateranensi.