Bologna, Chiesa di San Salvatore: la B.V. della Vittoria
Bologna, Chiesa di San Salvatore: la B.V. della Vittoria
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Luogo e anno di edizione
Bologna, anni Quaranta sec. XX°
Stampatore
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Bologna, 1942
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
verticale
Misure immagine (in cm; hxb)
14x9
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto, in basso al centro, è scritto: "B.V. DELLA VITTORIA / che si venera nella cheisa del SS. Salvatore in Bologna". Il nome dello stampatore si legge sul verso a destra, in basso, sotto l'ultima riga riservata al destinatario. In alto a sinistra compare la seguente scritta: " Vi ho ricordato davanti alla Taumaturga immagine della Regina della Vittoria; ed ho chiesto per Voi, ogni vittoria". La cartolina è viaggiata da Bologna a Bologna. Il timbro di spedizione risale al 1942.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Chiesa di San Salvatore: la B.V. della Vittoria
Note
La "Madonna della Vittoria" è una tempera su legno delle dimensioni di 90x45 cm. Tradizionalmente attribuita a Vitale da Bologna, secondo studi più recenti è da ascriversi alla mano di Simone dei Crocifissi (documentato dal 1355 al 1399). L'immagine era un tempo custodita e venerata nel Santuario della Madonna del Monte all'Osservanza. In seguito alla chiusura di questo santuario, alla fine del sec. XVIII passò al convento di San Paolo in Monte, poi alla Certosa e presso la chiesa della Santissima Annunziata, fino a che nel 1867 fu trasferita in quella di San Salvatore. A questa immagine sacra è legato il ricordo di un'antica tradizione devozionale cittadina. Il 14 agosto 1443, alla vigilia della festa dell'Assunta, a San Giorgio di Piano le truppe bolognesi conseguirono la vittoria sulle milizie viscontee. In segno di ringraziamento per l'intercessione ottenuta, Annibale Bentivoglio con tutto il suo seguito si recò fino al Santuario della Madonna del Monte e offrì alla sacra immagine tutto il bottino di guerra. Inoltre, proprio perché la vittoria era stata ottenuta in quella data, il Senato stabilì che ogni anno in quello stesso giorno fosse compiuta una processione votiva. Il corteo si svolgeva in parte a piedi e in parte a cavallo, tanto da essere ricordato anche come "Cavalcata della Madonna del Monte". La tradizione durò per secoli: l'ultima edizione si tenne nel 1758.