Bologna, chiesa di Santa Maria della Misericordia
Bologna, chiesa di Santa Maria della Misericordia
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1955
Oggetto
Positivo
Misure immagine (in cm; hxb)
6,7x10
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul verso, in alto a sinistra, si legge: "1955 / chiesa della Misericordia". Al centro compare il n. 19.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, chiesa di Santa Maria della Misericordia
Note
La presenza della chiesa di Santa Maria della Misericordia viene tramandata fin dal XII° secolo, anche se probabilmente era luogo di culto religioso già in precedenza. Per circa tre secoli l'annesso convento ospitò una comunità di monache cistercensi che, grazie alla loro nobile e ricca origine, provvidero all'abbellimento della struttura. Nel 1431 papa Eugenio IV la affidò ai padri benedettini olivetani di San Michele in Bosco. Circa quarant'anni dopo, subentrarono loro i padri agostiniani che fecero vivere al complesso il periodo di massimo splendore. Durante il periodo napoleonico, la chiesa fu utilizzata come lazzaretto. Tornò ad essere parrocchia nei primi anni dell'Ottocento e fu affidata al clero secolare diocesano. Il suo aspetto attuale è dunque frutto dei molti rifacimenti succedutisi nel corso dei secoli: ad una struttura gotica, si affiancano parti rinascimentali. Proprio qui, nelle vicinanze di Porta Castiglione, il canale di Savena consentiva alle donne del popolo di lavare i panni. Nel 1912 il tratto di canale che correva sotto la chiesa di Santa Maria della Misericordia venne chiuso; vennero eliminati i lavatoi e anche una parte del convento per fare spazio a nuove abitazioni ad uso civile. Le acque del canale continuano ad alimentare il laghetto dei Giardini Margherita.