Bologna, Chiesa di Santa Maria di Galliera

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Bologna, Chiesa di Santa Maria di Galliera

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Inventario
BRI 02697
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Luogo e anno di edizione
Dresda, primo decennio sec. XX°
Data della ripresa
primo decennio sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Misure immagine (in cm; hxb)
14x9
Indicazione di colore
b/n viraggio seppia
Iscrizioni
Sul recto, in basso da sinistra: "Chiesa dei Padri della Madonna di Galliera / Bologna". Il nome dell'editore, seguito dal n. 8930 Mh, è leggibile nell'angolo inferiore di sinistra.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Chiesa di Santa Maria di Galliera
Bibliografia
Marco Poli-Manuela Rubbini, "La chiesa di Santa Maria di Galliera", Bologna, Costa editore, 2002, pag. 110.
Note
Le prime notizie certe di un insediamento religioso in zona risalgono ad un documento datato 1304. Si trattava di una comunità di frati dello Spirito Santo provenienti da Piacenza. La chiesa attuale fu costruita tra il 1479 e il 1492 per dare degna sede ad un'immagine miracolosa della Vergine, attribuita a Lippo di Dalmasio. Tale immagine si trovava originariamente dipinta sotto un portico nei pressi. Nel 1621 papa Gregorio XV affidò la chiesa ai Padri della Congregazione di San Filippo Neri, o Filippini, che ancora oggi sono presenti . Alla fine del secolo XVII l'edificio subì un profondo rinnovamento: venne lasciata intatta solo la splendida facciata in arenaria risalente al 1510. All'interno furono realizzati affreschi nella volta e nel catino absidale; Francesco Maria Galli Bibiena disegnò invece un magnifico altare.