Bologna, chiesa di Santa Maria Maddalena: altro interno prima della demolizione
Bologna, chiesa di Santa Maria Maddalena: altro interno prima della demolizione
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Luogo e anno di edizione
Bologna, 1887 ante
Tecnica e supporto
positivo fotografico all’albumina incollato su cartoncino color avorio
Misure immagine (in cm; hxb)
23x16,5; con cartoncino 29,5x21
Iscrizioni
sotto il positivo è scritto “Interno S. Maria Madalena [sic] demolita”. Sul verso si legge “Augusto Manini donò al cugino Dott. Demetrio Bosi 15 Giugno 1891” e “Duplicato”
Descrizione
La fotografia raffigura l’interno della soppressa chiesa di Santa Maria Maddalena, già conosciuta come San Giuseppe del Borgo di Galliera, prima della sua demolizione, richiesta dalla realizzazione della nuova via dell’Indipendenza. La tradizione vuole che si trattasse della più antica chiesa dedicata a San Giuseppe fondata in Occidente. Fu dapprima officiata dai Benedettini e poi dai Servi di Maria, fino a che -nel Cinquecento- non vi si insediarono le monache Domenicane, che ne mutarono il titolo. Nel 1798 la chiesa fu adibita ad usi profani e la comunità monastica fu soppressa. Negli anni successivi fu atterrato il muro che divideva la chiesa interna al convento con quella esterna: il locale così ottenuto fu adibito a magazzino per il fieno destinato alle truppe acquartierate in città. Dei tre chiostri che formavano la parte conventuale più ampia, uno fu abbattuto e gli altri due completamente trasformati per la costruzione del teatro Arena del Sole. Molto probabilmente, come si può leggere in Cosentino (op. cit.) questa e le altre fotografie della zona a noi pervenute si devono ad un’iniziativa di Augusto Manini, che abitava nella palazzina adiacente all’Arena.
Bibliografia
notizie in (1) Cosentino Giuseppe, L’Arena del Sole, Bologna, Zanichelli, 1902, pagg. 186-187;
(2) Fini Marcello, Bologna sacra. Tutte le chiese in due millenni di storia, Bologna, Pendragon, 2007, pag.95
(2) Fini Marcello, Bologna sacra. Tutte le chiese in due millenni di storia, Bologna, Pendragon, 2007, pag.95