Bologna, complesso di Santo Stefano: chiesa del Santo Sepolcro, interno

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Bologna, complesso di Santo Stefano: chiesa del Santo Sepolcro, interno

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Inventario
BRI / FOT. 223

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
fine sec. XIX°
Oggetto
Positivo
Misure immagine (in cm; hxb)
20x25,5
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Nella fascetta della parte inferiore del recto si legge: "(ed,ne Alinari) P.e I.a. N° 10627. BOLOGNA - Chiesa del Santo Sepolcro e atrio detto di Pilato"
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, complesso di Santo Stefano: chiesa del Santo Sepolcro, interno
Note
L’esatta ricostruzione della storia e della planimetria del complesso stefaniano ha generato varie interpretazioni. Secondo la più plausibile, il progetto originario venne ideato dal vescovo Petronio nel V secolo d.C. dopo il suo viaggio in Terrasanta. Ispiratosi al percorso che i credenti già seguivano in processione la domenica delle Palme verso San Giovanni in Monte a Bologna, il vescovo pensò di riprodurre nella stessa zona anche i luoghi sacri di Gerusalemme. Di quel progetto oggi rimangono solo quattro chiese dei sette edifici sviluppatisi. Il primo nucleo è quello della Chiesa del Santo Sepolcro: inizialmente era rappresentato da un edificio di forma circolare costruito a sua volta su un tempio molto più antico, probabilmente dedicato al culto della dea Iside. Della chiesa circolare oggi rimangono solo 12 colonne di marmo nero, che circondano l’edicola del Calvario. Qui, fino all’anno 2000, sono state conservate le reliquie di San Petronio, oggi racchiuse nell’omonima basilica. La chiesa del Santo Sepolcro venne poi ricostruita nel XII secolo con perimetro ottagonale.