Bologna, convento di San Francesco: chiostro grande prima dei restauri

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Bologna, convento di San Francesco: chiostro grande prima dei restauri

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Inventario
MISC 00147
Autore

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Luogo e anno di edizione
Bologna, fine sec. XIX
Tecnica e supporto
positivo all'albumina
Misure immagine (in cm; hxb)
19,5x26
Iscrizioni
nella parte bassa del positivo si legge “Chiostro grande di S. Francesco / Sec. XV – 1472 Arch. Gbp 92”. Sul verso è scritto: “Sec. XV – 1472 Chiostro grande S. Francesco”, “125”, “1472”
Descrizione
Il Chiostro Grande risale agli anni tra il 1460 e il 1571. La bellissima ed antica chiesa di San Francesco venne soppressa al culto nel 1798 e adibita, insieme alle sue adiacenze, a Dogana. Nel 1847 fu riaperta per essere poi di nuovo soppressa e convertita in magazzino militare fino al 1886. Solo in quell'anno i frati minori conventuali vi poterono fare ritorno e fu dato inizio ad un lungo restauro, sotto la guida di Alfonso Rubbiani. Tutta la parte dell'ex convento fu tuttavia lasciata in uno stato di notevole degrado. Nel 1926 l'Intendenza di Finanza fece eseguire importanti lavori di sistemazione, visto l'imminente trasferimento di grande parte degli uffici finanziari in quei locali. Fu dunque completamente trasformato il monumentale dormitorio costruito da Pietro Fiorini nel 1589 e restaurato lo scalone con la volta del ripiano dipinta dal Dentone. Fu poi la volta dei chiostri, tra cui quello notevolissimo dei Morti, risalente alla fine del XIV secolo e dell'ex refettorio (già adibito a magazzino del sale).