Bologna, cuccagna del Confaloniere davanti a Palazzo Malvasia in strada San Donato

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Bologna, cuccagna del Confaloniere davanti a Palazzo Malvasia in strada San Donato

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Inventario
MISC. 00083
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Luogo e anno di edizione
inizio sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
positivo b/n incollato su cartoncino
Materia e tecnica
stampa su carta
Orientamento
verticale
Misure immagine (in cm; hxb)
12x20
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto del cartoncino di supporto si legge: "Festa popolare data dal Gonfaloniere", sul verso del medesimo è stato incollato un tagliandino con la scritta: "Cassa di Risparmio in Bologna / Inv. 111 / Vol. I"
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, cuccagna del Confaloniere davanti a Palazzo Malvasia in strada San Donato
Bibliografia
"Vestiari, usi, costumi di Bologna cessati nell'anno 1796 raccolti da Giuseppe Guidicini e disegnati da Domenico Ramponi. Un eccezionale fotoreportage dal passato", introduzione e schede esplicative a cura di Mario Fanti, Bologna, B.U.P., 2017, pagg. 88-89 fig. 132
Note
L'immagine fotografata è contenuta in un volume conservato presso la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio di Bologna (ms. B 2329). Tale prezioso volume faceva parte della raccolta personale di Giuseppe Guidicini (Bologna, 1763-1837), ingegnere, uomo politico e storico. Il manoscritto si intitola "Vestiari, usi, costumi di Bologna cessati nell'anno 1796" e costituisce una raccolta di eccezionale valore storico e documentario di costumi e di immagini di vita della Bologna ahimè definitivamente "scomparsa" con l'ingresso delle truppe francesi in città proprio in quell'anno. Le n. 150 tavole che lo corredano furono eseguite all'acquerello dal pittore Domenico Ramponi, allievo poco conosciuto di Jacopo Alessandro Calvi detto "Il Sordino". Tra quelli che presenziavano alle principali cerimonie ufficiali bolognesi avevano un ruolo assai significativo i rappresentanti delle Arti, che sfilavano nei loro tre ordini: i signiferi, i donzelli e coloro che portavano il gonfalone. Al lungo corteo partecipavano poi i dottori, i senatori, i rappresentanti del clero ecc.. Dopo la sua nomina a Gonfaloniere, un senatore era tenuto -per tradizione- ad offrire una "cuccagna" al popolo. Tale cuccagna consisteva in offerta di cibi e bevande. Dai balconi del suo palazzo veniva dunque lanciato di tutto e di più. La folla accorreva numerosa e, per agguantarne il più possibile, si serviva anche di reti issate in cima a pertiche. La fotografia si riferisce alla cuccagna davanti a palazzo Malvasia, nell'odierna via Zamboni, in angolo con l'antica via del Carro. All'estrema sinistra si riconosce un mascherone dal quale escono due getti di vino (uno bianco e uno rosso), che gli astanti si precipitano a raccogliere con recipienti di ogni genere.