Bologna, demolizione di Porta Sant'Isaia

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Bologna, demolizione di Porta Sant'Isaia

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Inventario
MISC. / Ambr. 087
Autore

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1903
Serie
"Vecchia Bologna. Figure di cose scomparse o modificate"
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Materia e tecnica
aristotipo
Misure immagine (in cm; hxb)
8x10,5
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto della pagina che fa da cartoncino di supporto alla stampa è presente il numero manoscritto "83".
Soggetto o iconografia
Bologna, demolizione di Porta Sant'Isaia
Bibliografia
(1) Raccolta di opere riguardanti Bologna nella Biblioteca di Raimondo Ambrosini", Bologna, Tip. Garagnani, 1906, p. 203, cat. n. 2997; (2) Giancarlo Roversi, "Le mura perdute. Storia e immagini dell'ultima cerchia fortificata di Bologna", Casalecchio di Reno, Grafis, 1985, pag. 251
Note
La Porta venne costruita su disegno di Pietro Fiorini (o, secondo altre fonti, di Ottaviano Mascherino) e venne dedicata a papa Pio V, da cui derivò la sua originaria denominazione di Porta Pia. L'inaugurazione avvenne il 23 maggio 1568 con un solenne ingresso della Madonna di San Luca. Venne poi atterrata nell'estate del 1903, dopo che nella primavera dello stesso anno il crollo fortuito di un pezzo di cornicione aveva ucciso un cavallo in transito e ferito un'ortolana che portava verdure in città con il suo biroccino. Tale fatto accelerò la demolizione dell'edificio, la cui distruzione era comunque già stata programmata.