[Bologna, Festa di beneficenza a favore delle Piccole Suore dei Poveri]

60f6db293c12a10007f157db

[Bologna, Festa di beneficenza a favore delle Piccole Suore dei Poveri]

 Genera il pdf
Inventario
BRI 01005; BRI 01006, BRI 01007
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo e anno di edizione
Bologna, 1899 (?)
Timbro di spedizione (Luogo e data)
per l' esemplare 01006, è il 1899; per lo 01007 è il 1901. Entrambi da Bologna
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
verticale
Misure immagine (in cm; hxb)
9x14
Indicazione di colore
policromia
Iscrizioni
Due dei tre esemplari sono viaggiati da Bologna (cfr. timbri). Il n. 01006 reca sul verso la data manoscritta e il timbro del 22.10.1899. Nel verso dell'esemplare n. 01007 è stato apposto un timbro circolare con le iniziali MF", da riferire probabilmente ad un collezionista. Sul recto: in alto, compare la scritta: "Charitas - omnia - sperat - omnia - vincit"; in basso si legge l'indicazione: "Prem. Stab. Lit. Dott. E. Chappuis - Bologna".
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Festa di beneficenza a favore delle Piccole Suore dei Poveri
Bibliografia
Antonio Brighetti - Franco Monteverde, "Bologna nelle sue cartoline", Cuneo, L'Arciere, 1986, vol. 1, pag. 15
Note
L'autore della bella illlustrazione è Alfredo Baruffi (1876-1948), alias Barfredo da Bologna, Mimo, Giustin da Budiara, ragioniere della Cassa di Risparmio, ma anche notevole illustratore liberty (sua è la grafica di importanti riviste del periodo, come "Bologna che dorme" e "Italia ride"). L'occasione per cui venne stampata la cartolina fu una festa di beneficenza a favore dell'Asilo delle Piccole Suore dei Poveri per vecchi e vecchie abbandonate di Bologna. Le Piccole Suore dei Poveri furono chiamate a Bologna dal cardinale Svampa nel 1895. La loro prima sede fu in via Rimesse, fuori Porta Zamboni. La richiesta di assistenza fu tale, che presto si rese necessario disporre di una nuova e più ampia sede per ospitare gli anziani bisognosi. La struttura fu realizzata in via Emilia Ponente n. 4 dove è tuttora operante.