Bologna - Fianco di S. Petronio
Bologna - Fianco di S. Petronio
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44
Categoria:
Notizie storico artistiche
Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1877 ante
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
collodio/vetro (?)
Misure immagine (in cm; hxb)
10,7x26,9
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna - Piazza Maggiore - Architettura - Palazzi - Fieravanti, Aristotile - Fucci, Francesco - Infrangipane, Marsilio - Palazzo del Podestà - Torre dell'Arengo - Chiese - Antonio di Vincenzo - Manfredi, Andrea - Basilica di San Petronio - Fianco laterale destro - Mercato delle Erbe
Bibliografia
Catalogue de la Photographie de l’Emilia de Pietro Poppi peintre-photographe, Bologna, Tipografia Fava e Garagnani, 1879; Franco Cristofori, Giancarlo Roversi, a cura di, Pietro Poppi e la Fotografia dell’Emilia, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1980; Giuseppina Benessati, Angela Tromellini, Fotografia & Fotografi a Bologna, 1839-1900, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992; Franca Varignana, Pietro Poppi “Peintre-Photographe” in Andrea Emiliani, Italo Zannier, a cura di, Il tempo dell'immagine: fotografi e società a Bologna 1880-1980, Torino, SEAT, 1993, pp. 55-70; Fabio Marangoni, Pietro Poppi (1833-1914) fotografo bolognese dell’Ottocento, tesi di laurea in Storia dell’Arte Contemporanea, Università degli studi di Bologna, relatore Stefano Susinno, a.a. 1998/1999; Corrado Ricci, Guido Zucchini, Guida di Bologna, San Giorgio di Piano, Minerva Edizioni, 2002, pp. 12-19; Francesco Cavazza, I restauri compiuti nella Basilica di S. Petronio dal 1896 ad oggi, Bologna, Stabilimenti Poligrafici Riuniti, 1932.
Note
Nel catalogo del 1871 la lastra compare con il numero di inventario 19, mentre a partire dal 1879 è presente con il numero di inventario 44. La ripresa è però da ascriversi prima del 1877, quando per motivi di decoro e igiene, il Mercato delle Erbe (visibile nell'immagine) che aveva sede in Piazza Maggiore, venne spostato in parte al prato di San Francesco e in parte nella strada Maggiore, prima di trovare definitiva collocazione in via Ugo Bassi.
La fascetta della titolazione è da ricondurre ai Successori Poppi e quindi non è da ritenersi coeva alla lastra originale.
La fascetta della titolazione è da ricondurre ai Successori Poppi e quindi non è da ritenersi coeva alla lastra originale.