Bologna - Fontana del Nettuno (Gian-Bologna)

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Bologna - Fontana del Nettuno (Gian-Bologna)

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Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1892-1907
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
26,9x20,9
Indicazione di colore
B/N
Soggetto o iconografia
Bologna - Piazza del Nettuno - Scultura - Fontane - Laureti, Tommaso - Giambologna - Fontana del Nettuno
Bibliografia
Catalogo della Fotografia dell’Emilia, Bologna, Tipografia Fava e Garagnani, s.d. [1871]; Catalogue de la Photographie de l’Emilia de Pietro Poppi peintre-photographe, Bologna, Tipografia Fava e Garagnani, 1879; Franco Cristofori, Giancarlo Roversi, a cura di, Pietro Poppi e la Fotografia dell’Emilia, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1980; Giuseppina Benessati, Angela Tromellini, Fotografia & Fotografi a Bologna, 1839-1900, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992; Franca Varignana, Pietro Poppi “Peintre-Photographe” in Andrea Emiliani, Italo Zannier, a cura di, Il tempo dell'immagine: fotografi e società a Bologna 1880-1980, Torino, SEAT, 1993, pp. 55-70; Fabio Marangoni, Pietro Poppi (1833-1914) fotografo bolognese dell’Ottocento, tesi di laurea in Storia dell’Arte Contemporanea, Università degli studi di Bologna, relatore Stefano Susinno, a.a. 1998/1999; Corrado Ricci, Guido Zucchini, Guida di Bologna, San Giorgio di Piano, Minerva Edizioni, 2002, p.1, p. 215.
Note
Il soggetto compare già nel primo catalogo a stampa del 1871 con il numero 8, in seguito, a partire dal 1879, diventerà definitivamente 26. La ripresa in esame è però successiva all'intervento di rimozione della cancellata che circondava il monumento, effettuato nel 1888. Un altro elemento che suggerisce una cronologia più tarda è il restauro di Casa Stagni, che appare già nella nuova veste, dopo l'intervento del 1892 ad opera di Augusto Sezanne. Si suppone che Poppi abbia sostituto il negativo originale, con una prassi a lui consueta, per documentare gli avvenuti cambiamenti dovuti all'intervento, mantenendo lo stesso numero di riferimento.
La fascetta della titolazione è da ricondurre ai Successori Poppi e quindi non è da ritenersi coeva alla lastra originale.