Bologna, fuori Porta Mazzini (già Porta Maggiore): il Foro Boario

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Bologna, fuori Porta Mazzini (già Porta Maggiore): il Foro Boario

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Inventario
MISC. / Ambr. 103
Autore

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
fine sec. XIX°
Serie
"Vecchia Bologna. Figure di cose scomparse o modificate"
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto della pagina che fa da cartoncino di supporto alla stampa sono presenti il numero manoscritto "99" e l'iscrizione manoscritta "Foro Boario".
Soggetto o iconografia
Bologna, fuori Porta Mazzini (già Porta Maggiore): il Foro Boario
Bibliografia
(1) Raccolta di opere riguardanti Bologna nella Biblioteca di Raimondo Ambrosini", Bologna, Tip. Garagnani, 1906, p. 203, cat. n. 2997; (2) Angelo Finelli, "Bologna ai tempi che vi soggiornò Dante", Bologna, Stabilimenti Poligrafici Riuniti, 1929, pag. 146; F. Vaccari, Un giardino una storia. Autobiografia del giardino Savioli, Bologna, 2021, p. 83
Note
Lo spazio anticamente occupato dal Foro Boario è oggi Piazza Trento e Trieste. Il mercato del bestiame venne qui ospitato dall'età napoleonica fino al 1880 quando, in attesa di una più moderna costruzione, fu trasferito in un tratto dell'antico fossato tra Porta Lame e Porta Galliera. Dove prese forma la piazza sorsero villette e moderni edifici. Il nome attuale fu attribuito nel 1909, quando il Comune di Bologna intese ricordare le due città italiane allora ancora irredente. In questa cartolina è si riconosce l'edificio sullo sfondo, dove compare la scritta "Ristorante Foro Boario". La palazzina esiste ancora, seppure rimodernata e "tagliata" nella parte a destra per consentire il collegamento con via Mazzini.