Bologna, II. Esposizione Operaia Provinciale 1900: Sala E, Ebanisteria

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Bologna, II. Esposizione Operaia Provinciale 1900: Sala E, Ebanisteria

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Inventario
BRI / RAVA' 28

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1900
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta montata su un cartoncino di supporto con profilatura d'oro
Misure immagine (in cm; hxb)
16,5x12,5
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul cartoncino di supporto si legge: nella parte superiore, "II. ESPOSIZIONE OPERAIA PROVINCIALE / Bologna 1900"; in quella inferiore: "Sala E Ebanisteria". La fotografia è firmata in basso a destra.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Seconda Esposizione Operaia Provinciale 1900: Sala E, Ebanisteria
Bibliografia
"II. Esposizione Provinciale Operaia 1900" Catalogo Ufficiale, Bologna, Tip. Leonardo Andreoli, 1900
Note
Questo album venne realizzato per Aristide Ravà (Reggio Emilia, 1836 - Bologna, 1916) Presidente della Giuria che doveva premiare i vincitori della II. Esposizione Provinciale Operaia, tenutasi a Bologna nel 1900. Gli fu offerto dal Comitato Esecutivo in segno di riconoscenza. Tale manifestazione fu promossa dalla "Società di Mutuo Soccorso Gioacchino Napoleone Pepoli", che quell'anno avrebbe celebrato il ventesimo anniversario della sua fondazione. L'Esposizione ebbe luogo nel Salone del Podestà. Nella Sala di Palazzo dei Notai trovarono invece sede i lavori femminili e didattici. L' evento ebbe termine il 18 novembre 1900. L'intento principale dell'iniziativa era quello di "[...] tenere scrupolosamente conto dell'opera individuale e manuale dell'operaio dipendente". La prima Esposizione era stata ospitata "[...] nei locali del sontuoso palazzo Pepoli, gentilmente concessi da quella illustre famiglia". Nella parte superiore della credenza posta sotto la "terrazza" si legge chiaramente il nome di una ditta di falegnameria: si tratta di quella dei fratelli Arcangelo e Luigi Montanari, che avevano bottega in via San Vitale. A pagina 42 del catalogo citato in bibliografia apprendiamo infatti che erano esposti: "Due cassettoni, una libreria ed una credenza buffet".