Bologna, il Pozzo della Secchia Rapita

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Bologna, il Pozzo della Secchia Rapita

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Inventario
BRI 00882; BRI 00883
Autore

Notizie storico artistiche

Stampatore
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Bologna, 1911
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
verticale
Misure immagine (in cm; hxb)
14x9
Indicazione di colore
b/n viraggio seppia
Iscrizioni
Sul recto, in alto a destra, è scritto: "UN SALUTO DA BOLOGNA / Pozzo della Secchia Rapita". Entrambe le cartoline sono viaggiate da Bologna: la prima verso Ferrara e la seconda verso Foligno. La data di spedizione è chiaramente comprensibile solo sull'esemplare BRI 00882 ed è il 1911.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, il Pozzo della Secchia Rapita
Note
All'altezza del n. civico 34 di via Saffi, a Bologna, c'è una botola che ricorda ove era collocato il celebrato Pozzo della Secchia Rapita. Di che cosa si trattava esattamente? Nel 1249 a Fossalta i Bolognesi sconfissero i Modenesi e catturarono Re Enzo, figlio dell'imperatore. Nel 1325 questi ultimi si rifecero a Zappolino e avanzarono fino a minacciare di entrare a Bologna da Porta San Felice. Poi, chissà perché, decisero di ritirarsi, ma lo fecero non senza prendersi una rivincita simbolica. Come "trofeo di guerra" e a dimostrazione della loro potenza, decisero di portare a Modena una secchia staccata da un pozzo nei pressi del loro accampamento. Tale trofeo, custodito a lungo all'interno della torre Ghirlandina e ora esposto nel Palazzo Comunale, ispirò ad Alessandro Tassoni l'omonimo e fortunatissimo poema eroicomico. Il pozzo, simbolo dell'umiliazione inflitta ai Bolognesi, sopravvisse fino al 1929 quando, per allargare quel tratto della via Emilia, l'edificio cui era annesso venne abbattuto.