Bologna, manifestazione in piazza Maggiore: il sindaco Umberto Puppini e il cardinale Nasalli Rocca

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Bologna, manifestazione in piazza Maggiore: il sindaco Umberto Puppini e il cardinale Nasalli Rocca

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Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1923-1926
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
12,5x16,5
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, manifestazione in piazza Maggiore: il sindaco Umberto Puppini e il cardinale Nasalli Rocca
Note
L'immagine è contenuta in un piccolo album proveniente dalla collezione di Antonio Brighetti (1916-2005) contrassegnato dalla sigla inventariale BRI / VENTENNIO. La totale mancanza di didascalia e/o di scritte non ha permesso a chi scrive di poter chiarire di quale circostanza si trattasse. Sullo sfondo, la facciata del Palazzo del Podestà. Sul palco -da sinistra- si riconoscono l'allora sindaco di Bologna, prof. Umberto Puppini, e il cardinale arcivescovo Giovanni Battista Nasalli Rocca di Corneliano. Umberto Puppini (1884-1946) ex combattente e professore di Idraulica alla Scuola di Ingegneria dell'Università di Bologna era stato eletto sindaco nella primavera del 1923, al termine del mandato prefettizio di Vittorio Ferrero, che aveva gestito il passaggio del Comune all'amministrazione fascista. Puppini ricoprì la carica fino al 1926, anno in cui la figura del sindaco fu sostituita da quella del podestà, di nomina governativa. I Bolognesi lo ricordano per il suo interesse per le periferie e per i suoi indiscutibili meriti scientifici, che gli valsero anche il premio dell'Accademia delle Scienze di Parigi. L'alto prelato era nato a Piacenza il 27 agosto 1872 da nobile famiglia. Ordinato sacerdote nel 1895, dopo alcuni anni di apostolato tra i giovani e dopo aver collaborato all'organizzazione dell'Azione Cattolica, andò a Roma per seguire un corso di diplomazia. Fu vescovo di Gubbio e canonico vaticano. Nel 1921 papa Benedetto XV lo destinò all'arcidiocesi di Bologna e due anni dopo Pio XI lo elevò a cardinale. Nella città felsinea rimase trentadue anni. Morì il 13 marzo 1952; riposa nel santuario della Beata Vergine di San Luca.