Bologna, Mon. Ugo Bassi
Bologna, Mon. Ugo Bassi
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12364
Categoria:
Notizie storico artistiche
Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1900-1907
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
27x21,1
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna - Monumenti - Scultura - Parmeggiani, Carlo - Monumento a Ugo Bassi - Veduta animata
Bibliografia
Franco Cristofori, Giancarlo Roversi, a cura di, Pietro Poppi e la Fotografia dell’Emilia, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1980; Giuseppina Benessati, Angela Tromellini, Fotografia & Fotografi a Bologna, 1839-1900, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992; Franca Varignana, Pietro Poppi “Peintre-Photographe” in Andrea Emiliani, Italo Zannier, a cura di, Il tempo dell'immagine: fotografi e società a Bologna 1880-1980, Torino, SEAT, 1993, pp. 55-70; Fabio Marangoni, Pietro Poppi (1833-1914) fotografo bolognese dell’Ottocento, tesi di laurea in Storia dell’Arte Contemporanea, Università degli studi di Bologna, relatore Stefano Susinno, a.a. 1998/1999
Note
L'8 agosto 1888 l'apposito comitato promotore consegna al sindaco Gaetano Tacconi la statua del patriota Ugo Bassi, fucilato dagli Austriaci l'8 agosto 1849. Il monumento, una scultura in bronzo opera di Carlo Parmeggiani (1850-1913), era posto in via Indipendenza, davanti all'Arena del Sole, nel luogo dell'insurrezione popolare del '48. Nel 1900 venne spostato in Via Ugo Bassi, all'altezza del piazzale di San Gervasio, per far posto al monumento a Garibaldi.
La ripresa, animata da gruppi di persone, è da circoscriversi tra il 1900, anno del trasferimento della scultura, e il 1907, anno di cessione dell'attività da parte di Pietro Poppi.
La fascetta di titolazione presenta, in modo inusuale, l'indicazione "Riproduzione interdetta", come copyright.
La ripresa, animata da gruppi di persone, è da circoscriversi tra il 1900, anno del trasferimento della scultura, e il 1907, anno di cessione dell'attività da parte di Pietro Poppi.
La fascetta di titolazione presenta, in modo inusuale, l'indicazione "Riproduzione interdetta", come copyright.