Bologna - Moto Cimatti - Ciclomotore tipo Sport 125 cc.

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Bologna - Moto Cimatti - Ciclomotore tipo Sport 125 cc.

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Inventario
FF 37-26797

Notizie storico artistiche

Data della ripresa
1963 ca.
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/ vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Industria motociclistica - Motociclette - Motoleggere - Ciclomotori - Cimatti
Bibliografia
Campigotto Antonio, Grandi Maura, Ruffini Enrico, Moto bolognesi del dopoguerra, 2008, pp. 38-40; Pedrocco Giorgio, Bologna industriale, in Storia di Bologna - Bologna in età contemporanea 1915-2000, v. 4**, Bologna 2013, pp. 1094-1095; Frisoni Cinzia (a cura di), Bologna s'industria. La rinascita economica dal secondo dopoguerra agli anni '80 nelle immagini dell'archivio Fototecnica, Santarcangelo di Romagna, 2019. Sulla storia dell'azienda di veda la pagina http://cimattimoto.it/cimatti-moto-marchio-storico-di-fabbrica-bologna.html
Note
La ditta Cimatti nasce nel 1937 grazie al sodalizio tra Gemma Parrini e Marco Cimatti. I due coniugi aprono un negozio/ officina in Via Lame e una rivendita in Via Ugo Bassi, si occupano di costruzione e riparazione di biciclette e di vendita al dettaglio di articoli sportivi. Dopo la seconda guerra mondiale si trasferiscono in Via Casarini, a queste date (1946) l'azienda conta una trentina di operai. Come gli altri produttori di biciclette si adeguano alle nuove richieste del mercato producendo dapprima telai per montaggio di micromotori e poi dedicandosi direttamente alla creazione di moto ultraleggere. Nel 1950 viene chiuso il punto vendita di Via Ugo Bassi e nella prima metà degli anni '50 l'impulso dato al settore motoristico si concentra sulla produzione di ciclomotori 48 cc, scooter e motoleggere. Dopo un ulteriore trasferimento a Pioppe di Salvaro nel comune di Grizzana, l'azienda passa nel 1972 al figlio di Marco Cimatti, Enrico, che diventa amministratore unico della ditta. Gli anni '70 e '80 sono ricchi di nuovi modelli sempre legati a un pubblico giovane e dunque ciclomotori e scooter con motori Minarelli 49 a due tempi. Dopo molti anni di intensa attività e riconoscimenti in gare motociclistiche l'azienda chiuderà per fallimento nel 1984. L'immagine appartiene ad un gruppo di lastre selezionate a metà degli anni '90 per la realizzazione di un progetto relativo all'immagine di Bologna dal dopoguerra al boom economico.