Bologna, Museo - Calice di vetro, fabbrica di Murano, (sec. XV)

60f6e1433c12a10007f1d481

Bologna, Museo - Calice di vetro, fabbrica di Murano, (sec. XV)

 Genera il pdf

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1900-1907
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
26,9x20,2
Indicazione di colore
B/N
Soggetto o iconografia
Bologna - Musei - Museo civico medievale - Suppellettili - Bottega di Murano - Calice di vetro - Dettaglio con la fuga in Egitto
Bibliografia
Franco Cristofori, Giancarlo Roversi, a cura di, Pietro Poppi e la Fotografia dell’Emilia, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1980; Giuseppina Benessati, Angela Tromellini, Fotografia & Fotografi a Bologna, 1839-1900, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992; Franca Varignana, Pietro Poppi “Peintre-Photographe” in Andrea Emiliani, Italo Zannier, a cura di, Il tempo dell'immagine: fotografi e società a Bologna 1880-1980, Torino, SEAT, 1993, pp. 55-70; Fabio Marangoni, Pietro Poppi (1833-1914) fotografo bolognese dell’Ottocento, tesi di laurea in Storia dell’Arte Contemporanea, Università degli studi di Bologna, relatore Stefano Susinno, a.a. 1998/1999; Introduzione al Museo civico medievale. Palazzo Ghisilardi-Fava, Bologna, Comune di Bologna, 1985
Note
La lastra non compare in nessun catalogo a stampa e appartiene ad un secondo gruppo di immagini relative al Museo civico bolognese, in sequenza numerica rispetto al gruppo precedente. I positivi originali tratti da questi negativi sono conservati in un album, accorpati alla documentazione della Mostra d'Arte Sacra in San Francesco (1900). Non avendo dati certi sulla fase di assemblaggio dell'album, si ipotizza un nesso cronologico tra le riprese da collocarsi nella fase finale di produzione del fotografo, tra 1900 e 1907.
Calice di vetro azzurro decorato a smalto con dorature, di fabbrica muranese, forse opera del vetraio Anzolo Barovier. Si tratta di un rarissimo esempio di calice con figurazioni sacre, che rappresentano l'adorazione dei Magi e la fuga in Egitto alternate a due mezze figure di profeti. Databile alla metà del XV secolo.