Bologna - Museo Centenario Università 1888

60f6e1433c12a10007f1dd73

Bologna - Museo Centenario Università 1888

 Genera il pdf

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1890-1896
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
26,9x20,8
Indicazione di colore
B/N
Soggetto o iconografia
Bologna - Palazzi - Archiginnasio (oggi in Palazzo Poggi) - Allestimenti - Museo dell'VIII Centenario - Dettaglio
Bibliografia
Appendice Seconda al Catalogo Generale della Fotografia dell’Emilia di Pietro Poppi, Bologna, Tipografia L. Andreoli, 1896; Franco Cristofori, Giancarlo Roversi, a cura di, Pietro Poppi e la Fotografia dell’Emilia, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1980; Giuseppina Benessati, Angela Tromellini, Fotografia & Fotografi a Bologna, 1839-1900, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992; Franca Varignana, Pietro Poppi “Peintre-Photographe” in Andrea Emiliani, Italo Zannier, a cura di, Il tempo dell'immagine: fotografi e società a Bologna 1880-1980, Torino, SEAT, 1993, pp. 55-70; Fabio Marangoni, Pietro Poppi (1833-1914) fotografo bolognese dell’Ottocento, tesi di laurea in Storia dell’Arte Contemporanea, Università degli studi di Bologna, relatore Stefano Susinno, a.a. 1998/1999
Note
La datazione della lastra deriva dal riscontro sui cataloghi a stampa: presente nel catalogo del 1896, ma non in quello precedente (1890).
Nel 1888, in occasione della celebrazione dell’VIII Centenario dell’Università, si decise di allestire una sala a destra del Teatro Anatomico dell’Archiginnasio per conservare ed esporre tutti i cimeli, diplomi, pergamene ed altre attestazioni di riconoscimento, pervenuti in città da ogni parte del mondo. Nel 1936 questo materiale venne in parte disposto nell'attuale Museo in Palazzo Poggi, fino allo scoppio dell’ultima guerra, quando venne collocato all'interno di alcune casse per essere preservato. Nel 1948 il Rettore Guido Guerrini volle che fosse ricostruita la grande sala che ancora oggi ospita il Museo, ordinato in numerose vetrine da Giorgio Cencetti.