Bologna, Museo - Materiali di un sepolcro Etrusco

60f6e1433c12a10007f1d3ad

Bologna, Museo - Materiali di un sepolcro Etrusco

 Genera il pdf

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1875 ca.
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
collodio/vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
27,2x21
Indicazione di colore
B/N
Soggetto o iconografia
Bologna - Musei - Museo civico archeologico - Archeologia etrusca - Allestimenti - Corredo della tomba grande dei Giardini Margherita
Bibliografia
Catalogo Generale della Fotografia dell’Emilia di Pietro Poppi pittore-fotografo, Bologna, Tipografia Fava e Garagnani, 1888; Franco Cristofori, Giancarlo Roversi, a cura di, Pietro Poppi e la Fotografia dell’Emilia, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1980; Giuseppina Benessati, Angela Tromellini, Fotografia & Fotografi a Bologna, 1839-1900, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992; Franca Varignana, Pietro Poppi “Peintre-Photographe” in Andrea Emiliani, Italo Zannier, a cura di, Il tempo dell'immagine: fotografi e società a Bologna 1880-1980, Torino, SEAT, 1993, pp. 55-70; Fabio Marangoni, Pietro Poppi (1833-1914) fotografo bolognese dell’Ottocento, tesi di laurea in Storia dell’Arte Contemporanea, Università degli studi di Bologna, relatore Stefano Susinno, a.a. 1998/1999; Cristiana Morigi Govi, Daniele Vitali, a cura di, Il museo civico archeologico di Bologna, Bologna, University press, 1982
Note
La lastra è presente per la prima volta nel catalogo a stampa del 1888 ma l'uso della tecnica al collodio anticipa drasticamente la sua realizzazione almeno di un ventennio. Gli scavi dei Giardini Margherita, da cui proviene questo corredo tombale, cominciano però solo nel 1874-75. L'immagine raffigura una vetrina allestita, già parte integrante di un percorso museale. La costituzione del primo Museo Civico risale al 1871, per cui possiamo ipotizzare un riferimento a questo primo allestimento. Resta incongruo l'utilizzo del collodio in tempi così avanzati in cui l'uso della gelatina era ormai più che consolidato.
Si tratta del corredo della "tomba grande", la più ricca nell'ambito dei sepolcreti felsinei, ritrovata durante gli scavi presso i Giardini Margherita. Il corredo viene datato poco dopo la metà del V secolo, ad eccezione del grande cratere di epoca più antica.