Bologna, Museo - Tazza detta di Codro, parte de l'esterno
Bologna, Museo - Tazza detta di Codro, parte de l'esterno
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2613 B
Categoria:
Notizie storico artistiche
Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1888-1890
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
20,9x27,1
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna - Musei - Museo civico archeologico - Archeologia greca - Suppellettili - Tazza di Codro (n. 273) - Particolare esterno
Bibliografia
Franco Cristofori, Giancarlo Roversi, a cura di, Pietro Poppi e la Fotografia dell’Emilia, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1980; Giuseppina Benessati, Angela Tromellini, Fotografia & Fotografi a Bologna, 1839-1900, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992; Franca Varignana, Pietro Poppi “Peintre-Photographe” in Andrea Emiliani, Italo Zannier, a cura di, Il tempo dell'immagine: fotografi e società a Bologna 1880-1980, Torino, SEAT, 1993, pp. 55-70; Fabio Marangoni, Pietro Poppi (1833-1914) fotografo bolognese dell’Ottocento, tesi di laurea in Storia dell’Arte Contemporanea, Università degli studi di Bologna, relatore Stefano Susinno, a.a. 1998/1999; Cristiana Morigi Govi, Daniele Vitali, a cura di, Il museo civico archeologico di Bologna, Bologna, University press, 1982
Note
Le quattro immagini che documentano questo oggetto (2613; 2613 A B C) non rientrano nel catalogo 1890, come unica lacuna nella sequenza numerica. E' ipotizzabile che le lastre siano da collocarsi cronologicamente tra 1888 e 1890 ma non siano state inserite in catalogo per la scarsa qualità dovuta a problemi di illuminazione.
All'interno di questa tazza, proveniente da scavi effettuati a Vulci nel 1840, è rappresentato il mitico re di Atene Codro a colloquio con l'indovino Ainetos, prima di sacrificarsi per la patria; all'esterno il commiato di Teseo e di Aiace dalle rispettive famiglie. L'opera risale al terzo venticinquennio del V sec. a.C.
All'interno di questa tazza, proveniente da scavi effettuati a Vulci nel 1840, è rappresentato il mitico re di Atene Codro a colloquio con l'indovino Ainetos, prima di sacrificarsi per la patria; all'esterno il commiato di Teseo e di Aiace dalle rispettive famiglie. L'opera risale al terzo venticinquennio del V sec. a.C.