Bologna, Museo - Testa greca vista di dietro
Bologna, Museo - Testa greca vista di dietro
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2624 A
Categoria:
Notizie storico artistiche
Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1896-1907
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
27x21
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna - Musei - Museo civico archeologico - Archeologia greca - Scultura - Testa dell'Atena Lemnia - Parte posteriore
Bibliografia
Franco Cristofori, Giancarlo Roversi, a cura di, Pietro Poppi e la Fotografia dell’Emilia, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1980; Giuseppina Benessati, Angela Tromellini, Fotografia & Fotografi a Bologna, 1839-1900, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992; Franca Varignana, Pietro Poppi “Peintre-Photographe” in Andrea Emiliani, Italo Zannier, a cura di, Il tempo dell'immagine: fotografi e società a Bologna 1880-1980, Torino, SEAT, 1993, pp. 55-70; Fabio Marangoni, Pietro Poppi (1833-1914) fotografo bolognese dell’Ottocento, tesi di laurea in Storia dell’Arte Contemporanea, Università degli studi di Bologna, relatore Stefano Susinno, a.a. 1998/1999; Cristiana Morigi Govi, Daniele Vitali, a cura di, Il museo civico archeologico di Bologna, Bologna, University press, 1982
Note
La lastra non compare in nessun catalogo a stampa. Da ascriversi alla fase finale della produzione del fotografo, tra il 1896 (anno di pubblicazione della seconda appendice al Catalogo Generale del 1888) e il 1907, anno di cessione dell'attività.
Testa marmorea dell'Atena Lemnia, forse la migliore fra le pochissime repliche a noi pervenute del simulacro in bronzo della dea, creato alla metà del V sec. a.C. da Fidia ed eretto sull'Acropoli di Atene come offerta votiva dei coloni di Lemno. Tale copia si deve ad uno scultore greco attivo probabilmente in età augustea.
Testa marmorea dell'Atena Lemnia, forse la migliore fra le pochissime repliche a noi pervenute del simulacro in bronzo della dea, creato alla metà del V sec. a.C. da Fidia ed eretto sull'Acropoli di Atene come offerta votiva dei coloni di Lemno. Tale copia si deve ad uno scultore greco attivo probabilmente in età augustea.