Bologna, nuovi palazzi di Via Pier Crescenzi

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Bologna, nuovi palazzi di Via Pier Crescenzi

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Inventario
BRI 00840
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Bologna, 1936
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
9x14
Indicazione di colore
b/n viraggio seppia
Iscrizioni
Sul recto, in basso al centro, è scritto: "Bologna - Nuovi palazzi di Via Pier Crescenzi". Nel verso è leggibile il nome dell'editore. La cartolina è viaggiata da Bologna a Savigno (Bo); la data del timbro è 25.7.1936
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, nuovi palazzi di Via Pier Crescenzi
Bibliografia
Noriko Inoue, Una visione della nuova prossimità, 2023, Japan, p. 110
Note
Via Pier Crescenzi si trova tra viale Silvani e via Casarini, fuori Porta Lame. In questa area, intorno al 1934-1935, sorsero questi e altri palazzi. Nacque, infatti, l'Azienda delle Popolarissime, ente sorto a seguito della ristrutturazione dell'Istituto Fascista per le Case Popolari. Fu bandito un concorso per alloggi da destinare a famiglie numerose e/o a coloro che erano stati sfrattati dal centro storico e che avevano avuto fino ad allora sistemazioni precarie e provvisorie. Il progetto vincitore fu quello degli architetti Franco Albini, Renato Camus e Giancarlo Palanti, esponenti del razionalismo milanese, adattato alla realtà locale dal giovane tecnico Francesco Santini. Sorsero allora numerosi stabili a più piani sia in questa zona periferica della città che in altre, come via Vezza, via Cirenaica. Chiamate "Popolarissime", costituivano veri e propri rioni autosufficienti; al loro interno trovavano sede una lavanderia, il gruppo del Partito Nazionale Fascista e, in alcuni casi, perfino delle strutture scolastiche. Il tutto controllato da un portinaio, che disponeva di un alloggio staccato, dal quale poteva godere di una visuale a tutto tondo.