Bologna, Palazzo del Podestà: ingresso alla Seconda Esposizione Operaia Provinciale 1900

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Bologna, Palazzo del Podestà: ingresso alla Seconda Esposizione Operaia Provinciale 1900

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Inventario
BRI / RAVA' 15
Autore

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1900
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta montata su un cartoncino di supporto con profilatura d'oro
Misure immagine (in cm; hxb)
16,5x12,5
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul cartoncino di supporto si legge: nella parte superiore, "II. ESPOSIZIONE OPERAIA PROVINCIALE / Bologna 1900"; in quella inferiore: "Ingresso all'Esposizione"
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Palazzo del Podestà: ingresso alla Seconda Esposizione Operaia Provinciale 1900
Bibliografia
"II. Esposizione Provinciale Operaia 1900" Catalogo Ufficiale, Bologna, Tip. Leonardo Andreoli, 1900
Note
Questo album venne realizzato per Aristide Ravà (Reggio Emilia, 1836 - Bologna, 1916) Presidente della Giuria che doveva premiare i vincitori della II. Esposizione Provinciale Operaia, tenutasi a Bologna nel 1900. Gli fu offerto dal Comitato Esecutivo in segno di riconoscenza. Tale manifestazione fu promossa dalla "Società di Mutuo Soccorso Gioacchino Napoleone Pepoli", che quell'anno avrebbe celebrato il ventesimo anniversario della sua fondazione. L'Esposizione ebbe luogo nel Salone del Podestà. Nella Sala di Palazzo dei Notai trovarono invece sede i lavori femminili e didattici. L' evento ebbe termine il 18 novembre 1900. L'intento principale dell'iniziativa era quello di "[...] tenere scrupolosamente conto dell'opera individuale e manuale dell'operaio dipendente". La prima Esposizione era stata ospitata "[...] nei locali del sontuoso palazzo Pepoli, gentilmente concessi da quella illustre famiglia". L'ingresso per i visitatori era quello laterale, attiguo alla parete del Palazzo di Re Enzo. Quest'ultimo edificio, costruito tra il 1244 e il 1246 per diventare nuova sede del Comune, divenne invece la dimora di Re Enzo, figlio dell'imperatore Federico II. Catturato durante la battaglia di Fossalta, fu fatto prigioniero e in questo palazzo trascorse la sua vita fino al 1272, quando morì. La fotografia documenta lo stato di grave degrado in cui versava l'edificio. Nel 1905 il Comitato per Bologna storica e artistica curò i lavori di restauro che iniziarono sotto la direzione di Alfonso Rubbiani. In particolare, venne demolito proprio il tratto tra questo palazzo e quello del Podestà che appare nell'immagine. Al suo posto fu riaperto il cortile di cui erano stati recuperati i muri di cinta.