Bologna, Palazzo del Podestà - Mostra nazionale della pittura e della scultura futuriste - 1951

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Bologna, Palazzo del Podestà - Mostra nazionale della pittura e della scultura futuriste - 1951

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Inventario
FF 3682-004

Notizie storico artistiche

Data della ripresa
1951
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/ vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Arte - Pittura - Futurismo - Artisti - Pittori - Scultori - Esposizioni - Mostre
Bibliografia
Mostra nazionale della pittura e della scultura futuriste, Bologna, Palazzo del Podestà, 11-25 novembre, Bologna, 1951; Passoni Franco, Giovanni Korompay, Bologna, 1968; Korompay (testo di Maurizio Calvesi, Vittorio Orazi), Roma, 1960; Riolfo Marengo Silvio (a cura di), Gigetto Novaro 1901/1983, Spotorno, 1985; Frisoni Cinzia (a cura di), Bologna s'industria. La rinascita economica dal secondo dopoguerra agli anni '80 nelle immagini dell'archivio Fototecnica, Santarcangelo di Romagna, 2019.
Note
Nel fondo Fototecnica c'è una parte di materiale riferibile alle esposizioni organizzate dal Sindacato Nazionale Artisti, Pittori e Scultori a partire dall'immediato dopoguerra. Le mostre organizzate dal Sindacato, con frequenza annuale o biennale, sono spesso il trampolino di lancio per molti artisti che cominciano ad esporre in quella sede. Giovanni Korompay (Venezia 1904- Rovereto 1988) si forma all'Accedemia di Belle Arti di Venezia con Ercole Tito, da cui si discosta molto presto per abbracciare la poetica futurista, grazie all'incontro con Tommaso Marinetti. Dall'inizio della sua militanza nel futurismo privilegia la composizione geometrica sul dinamismo plastico e a partire dagli anni Trenta la sua ricerca si indirizza verso composizioni geometriche "astratte" dove architetture e paesaggi industriali scomposti in singole parti si trasformano in sequenze di forme semplificate, prevalentemente verticali. Nel dopoguerra si trasferì a Bologna dove tentò, insieme a pochi altri, di riorganizzare il movimento futurista organizzando la "Mostra internazionale della pittura e della scultura futurista" (Bologna, 1951). Questo servizio costituito da 28 riprese, che fa riferimento alla committenza del Sindacato Artisti, è proprio la documentazione della mostra del 1951, allestita nel salone del Palazzo del Podestà. Questo significa che gli operatori di Fototecnica erano già attivi in ambito locale ancor prima di costituirsi formalmente in società nel 1953. Sono immagini dell'allestimento e di singole opere (soprattutto Giovanni Korompay e Tullio Crali): nel dettaglio la sezione con opere di Gigetto Novaro (1901-1982) presente in mostra con 5 dipinti prodotti dal 1938 al 1946, accanto a quella dello stesso Korompay con ben 20 dipinti. In primo piano una scultura di Antonio Siri (Rotazione di forme).