Bologna, Palazzo detto dei Cenciaiuoli
Bologna, Palazzo detto dei Cenciaiuoli
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BRI 00776; BRI 00777
Categoria:
Notizie storico artistiche
Luogo e anno di edizione
Venezia, s.d.
Serie
Prime vedute 1
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
verticale
Misure immagine (in cm; hxb)
14x9
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Palazzo detto dei Cenciaiuoli
Bibliografia
"Le Collezioni d'Arte della Cassa di Risparmio in Bologna. Le fotografie.1 Pietro Poppi e la Fotografia dell'Emilia" a cura di Franco Cristofori e Giancarlo Roversi, Bologna, Tip. Compositori, 1980.
Note
Lo scatto è di Pietro Poppi, come si potrà facilmente riscontrare dall' immagine del fotografo che è conservata presso il nostro Archivio e, più precisamente, nell'album XXV, c. 31 r.. La fotografia è stata realizzata prima del 1879: è infatti riportata nel catalogo Poppi di quell'anno.
Situato davanti alle Torri Asinelli e Garisenda, il palazzo venne costruito per la Corporazione dei Drapperi, detti Strazzaroli, tra il 1486 e il 1496. Nel progettarlo Giovanni Piccinini da Como si ispirò alla Domus Magna di Giovanni II Bentivoglio, Signore di Bologna dal 1463 al 1506. La facciata del palazzo viene attribuita a Francesco Francia e presenta nove arcate (oggi murate).
Nella nicchia che sormonta il balcone centrale in arenaria (1507) si trova una statua della Vergine con Bambino di Gabriele Fiorini. È detta "Madonna del Campanello" perché, nelle rare occasioni in cui la tenda che la copre viene sollevata, viene suonata la campanella che si trova al suo fianco.
Situato davanti alle Torri Asinelli e Garisenda, il palazzo venne costruito per la Corporazione dei Drapperi, detti Strazzaroli, tra il 1486 e il 1496. Nel progettarlo Giovanni Piccinini da Como si ispirò alla Domus Magna di Giovanni II Bentivoglio, Signore di Bologna dal 1463 al 1506. La facciata del palazzo viene attribuita a Francesco Francia e presenta nove arcate (oggi murate).
Nella nicchia che sormonta il balcone centrale in arenaria (1507) si trova una statua della Vergine con Bambino di Gabriele Fiorini. È detta "Madonna del Campanello" perché, nelle rare occasioni in cui la tenda che la copre viene sollevata, viene suonata la campanella che si trova al suo fianco.