Bologna - Palazzo Galliera - Scalone
Bologna - Palazzo Galliera - Scalone
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Categoria:
Notizie storico artistiche
Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1879-1883
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
27,2x21
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna - Palazzi - Palazzo Caprara Montpensier - Architettura - Torri, Giuseppe Antonio - Laghi, Antonio - Scalone
Bibliografia
Catalogue de la Photographie de l’Emilia de Pietro Poppi peintre-photographe, Bologna, Tipografia Successori Monti, 1883; Franco Cristofori, Giancarlo Roversi, a cura di, Pietro Poppi e la Fotografia dell’Emilia, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1980; Giuseppina Benessati, Angela Tromellini, Fotografia & Fotografi a Bologna, 1839-1900, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992; Franca Varignana, Pietro Poppi “Peintre-Photographe” in Andrea Emiliani, Italo Zannier, a cura di, Il tempo dell'immagine: fotografi e società a Bologna 1880-1980, Torino, SEAT, 1993, pp. 55-70; Fabio Marangoni, Pietro Poppi (1833-1914) fotografo bolognese dell’Ottocento, tesi di laurea in Storia dell’Arte Contemporanea, Università degli studi di Bologna, relatore Stefano Susinno, a.a. 1998/1999; Palazzo Caprara, sede della Prefettura di Bologna, Bologna, Costa, 2002.
Note
La datazione della lastra deriva dal riscontro sui cataloghi a stampa: presente nel catalogo del 1883 e non in quello precedente (1879).
Il palazzo era conosciuto anche come palazzo Galliera, quando Napoleone nel 1813 istituì per Giuseppina, figlia del vicerè d'Italia Eugenio Beauharnais il "ducato di Galliera", in cui confluirono molti dei possedimenti già dei Caprara.
Antonio Maria Filippo d’Orleans, duca di Montpensier, fu marito di Maria Luisa Ferdinanda, sorella della Regina di Spagna Isabella II di Borbone. Egli ottenne nel 1859 il titolo di Infante di Spagna e la figlia andò in sposa, nel 1878, ad Alfonso XII re di Spagna.
La storia del duca di Montpensier si lega alla città di Bologna nel 1888 quando, la Duchessa di Galliera, Maria Brignole-Sale De Ferrari, dona al duca, caro amico del figlio, le terre di Galliera ed il palazzo di città, tutt’oggi conosciuto come palazzo Caprara Montpensier. Per iniziativa di Don Antonio Maria Filippo e, in misura minore del figlio, l’edificio venne restaurato e arricchito di splendidi arredi, arazzi, tappezzerie, dipinti e altre opere d’arte, diventando, come si legge nei giornali dell’epoca, uno dei più splendidi palazzi principeschi d’Italia.
Pietro Poppi realizza per il Duca una documentazione molto ampia del palazzo e dei suoi ambienti interni, con più di venti riprese in tre momenti cronologici diversi: cosa non comune e mai effettuata questi livelli per altre dimore cittadine. Il legame col Duca di Montpensier si evidenzia anche sui frontespizi dei cataloghi a stampa a partire dal 1883, fino all'ultima pubblicazione del 1896. Insieme ad altre referenze Poppi inserisce: Fornitore di S.A.R. Il Duca di Montpensier. La stessa dicitura compare anche sul verso delle Carte de Visite a conferma di un rapporto stretto e fiduciario. Esiste un positivo, che deriva dalla lastra in esame, montato su supporto secondario, di formato 32x42 ca.
Il palazzo era conosciuto anche come palazzo Galliera, quando Napoleone nel 1813 istituì per Giuseppina, figlia del vicerè d'Italia Eugenio Beauharnais il "ducato di Galliera", in cui confluirono molti dei possedimenti già dei Caprara.
Antonio Maria Filippo d’Orleans, duca di Montpensier, fu marito di Maria Luisa Ferdinanda, sorella della Regina di Spagna Isabella II di Borbone. Egli ottenne nel 1859 il titolo di Infante di Spagna e la figlia andò in sposa, nel 1878, ad Alfonso XII re di Spagna.
La storia del duca di Montpensier si lega alla città di Bologna nel 1888 quando, la Duchessa di Galliera, Maria Brignole-Sale De Ferrari, dona al duca, caro amico del figlio, le terre di Galliera ed il palazzo di città, tutt’oggi conosciuto come palazzo Caprara Montpensier. Per iniziativa di Don Antonio Maria Filippo e, in misura minore del figlio, l’edificio venne restaurato e arricchito di splendidi arredi, arazzi, tappezzerie, dipinti e altre opere d’arte, diventando, come si legge nei giornali dell’epoca, uno dei più splendidi palazzi principeschi d’Italia.
Pietro Poppi realizza per il Duca una documentazione molto ampia del palazzo e dei suoi ambienti interni, con più di venti riprese in tre momenti cronologici diversi: cosa non comune e mai effettuata questi livelli per altre dimore cittadine. Il legame col Duca di Montpensier si evidenzia anche sui frontespizi dei cataloghi a stampa a partire dal 1883, fino all'ultima pubblicazione del 1896. Insieme ad altre referenze Poppi inserisce: Fornitore di S.A.R. Il Duca di Montpensier. La stessa dicitura compare anche sul verso delle Carte de Visite a conferma di un rapporto stretto e fiduciario. Esiste un positivo, che deriva dalla lastra in esame, montato su supporto secondario, di formato 32x42 ca.