Bologna, Palazzo Grassi: Cappella dedicata alla Beata Vergine Immacolata, opera di Giuseppe Maria Mazza
Bologna, Palazzo Grassi: Cappella dedicata alla Beata Vergine Immacolata, opera di Giuseppe Maria Mazza
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Oggetto
Positivo fotografico
Forma Specifica dell'Oggetto
positivo fotografico incollato su cartoncino bruno
Materia e tecnica
Positivo su carta salata
Orientamento
verticale
Misure immagine (in cm; hxb)
25,5x19,5; con cartoncino 26,5x21
Indicazione di colore
b/n
Notizie storico critiche
La composizione in stucco raffigurante la Vergine sospesa sulle nuvole e affiancata da due grandi angeli in volo è opera dello scultore Giuseppe Maria Mazza (Bologna, 1653-1741).
L’esecuzione dell’opera fu commissionata dal marchese Cardinale Achille Maria Grassi e risale al 1704. La decorazione, che è arricchita da teste di cherubini, si svolge attorno e prosegue lungo le pareti della Cappella con pitture che completano la volta e le pareti eseguite da Ercole Graziani senior (1651-1726). Palazzo Grassi si trova in via Marsala al n. 12 ed è oggi sede del Circolo Ufficiali. Tra gli edifici più antichi di Bologna (XIII sec.), conserva l’impianto delle costruzioni tipicamente medievali con portico a travi dalla caratteristica forma a stampella, finestre decorate in terracotta e grade porta con arco a sesto acuto.
Fu restaurato tra il 1910 e il 1913, probabile periodo in cui fu realizzata questa ripresa.
L’esecuzione dell’opera fu commissionata dal marchese Cardinale Achille Maria Grassi e risale al 1704. La decorazione, che è arricchita da teste di cherubini, si svolge attorno e prosegue lungo le pareti della Cappella con pitture che completano la volta e le pareti eseguite da Ercole Graziani senior (1651-1726). Palazzo Grassi si trova in via Marsala al n. 12 ed è oggi sede del Circolo Ufficiali. Tra gli edifici più antichi di Bologna (XIII sec.), conserva l’impianto delle costruzioni tipicamente medievali con portico a travi dalla caratteristica forma a stampella, finestre decorate in terracotta e grade porta con arco a sesto acuto.
Fu restaurato tra il 1910 e il 1913, probabile periodo in cui fu realizzata questa ripresa.