Bologna, Piazza dell'Otto Agosto: Festival di Carnevale del 1881
Bologna, Piazza dell'Otto Agosto: Festival di Carnevale del 1881
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1881
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
positivo b/n incollato su cartoncino
Misure immagine (in cm; hxb)
18,7x26
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Piazza dell'Otto Agosto: Festival di Carnevale del 1881
Bibliografia
"Cent'anni fa Bologna. Angoli e ricordi della città nella raccolta fotografica Belluzzi", a cura di Otello Sangiorgi e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Costa, 2000, pag. 239
Note
Tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento gli spazi della Montagnola e di Piazza dell'Otto Agosto furono usati come cornice per carnevali, fiere, concorsi e manifestazioni varie, confermandosi come un centro vivo e vitale della città. Come ci documenta questa splendida fotografia, inoltre, nella vasta piazza da inizio autunno a primavera inoltrata sostavano baracconi di tutti i tipi, un vero e proprio luna park del divertimento. Le maggiori attrazioni erano costituite da compagnie di giocolieri e attori, giostre e perfino improvvisati zoo. Non mancavano poi i banchetti di frutta e di dolciumi. I prezzi erano davvero alla portata di tutte le tasche. Le rappresentazioni teatrali potevano svolgersi sotto miseri tendoni oppure in fastosi edifici di legno illuminati e sontuosamente arredati. Come si evince dal volume di Giancarlo Bernabei, "La Montagnola. Storia di popolo", Bologna, Patron, 1986, questa fotografia si riferisce al Festival di Carnevale del 1881, il primo anno in cui si ebbe l'impianto di illuminazione ad elettricità. Nel 1881, inoltre, si trasferì definitivamente in quello spazio il cosiddetto "ballo popolare o mascherato" che in precedenza si teneva in Piazza della Pace, ora Galvani (cfr. immagine contrassegnata con il n. inv. BRI 00412). Bernabei scrive poi testualmente: "Factotum della manifestazione, ideatore, guida, principe, araldo e amministratore, era il dott. Balanzone, che con largo anticipo diffondeva il suo 'proclama' programmatico".